Telemedicina in Italia, visite a distanza cresciute del 172% in 2 anni
Il ricorso a consulti specialistici in telemedicina e l’affermarsi delle farmacie come centri di servizi medici sono due trend in consolidamento in Italia secondo i dati raccolti da Health Italia tramite Health Point, società di telemedicina controllata al 100%, nel suo primo Osservatorio sulla telemedicina.
L’Osservatorio si basa sui dati raccolti da Health Point nell’ambito della sua attività sul territorio nazionale nell’ultimo biennio (2022-2023).
Straordinario è l’incremento delle televisite: nel biennio i consulti a distanza con i medici hanno visto una crescita del 172%, evidenziando un cambiamento radicale nelle abitudini dei pazienti che abbracciano con sempre maggior convinzione la possibilità di mettersi in contatto da remoto con uno specialista o con il medico curante.
In tale ambito sono protagoniste le attività di valutazione e prevenzione per eventuali problemi cardiaci: con la telecardiologia che segna addirittura un +300% rispetto al 2022. Ma l’attenzione degli italiani si concentra anche sugli aspetti della nutrizione, con i teleconsulti che registrano un aumento del 158%.
Il ruolo delle farmacie
Il 2023 ha segnato in Italia un importante incremento in termini di utilizzo della telemedicina all’interno delle farmacie: sono aumentate del 28% delle prestazioni erogate presso il network di farmacie Health Italia sul territorio nazionale. Nello specifico, un impulso significativo proviene anche in questo caso dalle prestazioni cardiologiche, che hanno visto un’importante crescita del 35% per quanto riguarda elettrocardiogramma, holter cardiaco e holter pressorio. Solo il dato degli ECG erogati in farmacia è del +40% rispetto all’anno precedente.
Proprio le farmacie sembrano essere l’operatore di riferimento per migliaia di italiani che si sono affidati alla telemedicina, sfruttando il fattore di prossimità che la capillare rete di farmacie sul territorio è in grado di garantire.
Un trend opposto ma coerente con il progressivo superamento della fase pandemica è quello registrato invece dalle spirometrie erogate nelle farmacie del network: la prestazione di ambito pneumologico ha registrato nel 2023 un calo del 45% rispetto all’anno precedente, quando molti italiani si sono ritrovati ancora alle prese con gli strascichi del Covid.
Similmente, anche il monitoraggio del Covid attraverso le visite da remoto ha visto una drastica riduzione della domanda nel 2023, rappresentando solo una minima parte rispetto agli anni precedenti, quando invece componeva il 15% del paniere.
“I dati raccolti evidenziano come la telemedicina, dopo il forte boost avuto in seguito all’emergenza pandemica, si stia affermando in questa fase di nuova normalità come una solida alternativa rispetto alla pratica medica tradizionale” – commenta Silvia Fiorini, dg di Health Point.
“La telemedicina – prosegue Fiorini – è uno strumento che garantisce un accesso flessibile in grado di adattarsi alle esigenze della vita quotidiana e permette rilanciare il concetto di ‘farmacia di servizi’ nella percezione non solo del cittadino, ma anche del farmacista”.