AWS, Microsoft e Google: forti crescite nel Cloud trainate all’IA
Amazon Web Services (AWS) continua a essere leader nei servizi di infrastruttura cloud, anche se i rivali Microsoft Azure e Google Cloud stanno guadagnando terreno.
Lo evidenziano i nuovi dati di Synergy Research Group relativi alla spesa globale delle aziende per i servizi di infrastruttura cloud nel primo trimestre del 2024.
“AWS mantiene un forte vantaggio sul mercato” ha dichiarato John Dinsdale, analista capo di Synergy. Il gruppo di ricerca ha stimato la quota di mercato di AWS al 31%, Microsoft Azure al 25% e Google Cloud all’11%. Seguono:
- Alibaba: 4%
- Salesforce: 3%
- IBM: 2%
- Oracle: 2%
- Tencent: 2%
- Huawei: 2%
In tutto il mondo, le aziende hanno speso il 21% in più per i servizi di infrastruttura cloud nel primo trimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 (l’aumento è stato di 13,5 miliardi di dollari), superando i 76 miliardi di dollari.
L’IA generativa è considerata la causa principale di questa crescita. Per AWS, le vendite sono aumentate del 17% nel primo trimestre raggiungendo i 25 miliardi di dollari, con la sempre più crescente domanda di IA generativa alla base di nuove adozioni. Anche Azure e Google Cloud stanno registrando una forte trazione legata all’IA.
Synergy ha osservato che questo è il secondo trimestre consecutivo in cui il tasso di crescita anno su anno degli hyperscaler è migliorato in modo significativo. Questo momento favorevole per il cloud coincide effettivamente con il lancio su larga scala dei servizi e delle piattaforme di IA proprietarie di ciascuna delle tre aziende. Complessivamente, il primo trimestre ha registrato la crescita più forte dal terzo trimestre del 2022, nonostante la presenza di alcuni venti contrari economici, valutari e politici.
Per quanto riguarda la ripartizione dei servizi, IaaS e PaaS pubblici rappresentano la maggior parte del mercato dei servizi infrastrutturali cloud, con una crescita del 23% nel primo trimestre (i tre hyperscaler insieme detengono il 72% del mercato).
Dal punto di vista geografico, la domanda di cloud computing rimane forte ovunque, ma l’India, il Giappone, l’Australia e la Corea del Sud sono tutti cresciuti del 25% o più rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, gli Stati Uniti sono ancora il mercato più grande, con il consumo di servizi di infrastruttura cloud aumentato del 20% nel primo trimestre.
I tassi di crescita del mercato cloud anormalmente bassi della fine del 2022 e di gran parte del 2023 sembrano insomma appartenere al passato, anche se Dinsdale tiene a sottolineare che i guadagni degli hyperscaler non sono ancora quelli del periodo pandemico.
“Non torneremo ai tassi di crescita registrati prima del 2022, perché il mercato è diventato troppo grande per crescere così rapidamente, ma vedremo il mercato continuare a espandersi in modo sostanziale. Prevediamo che raddoppierà le sue dimensioni nei prossimi quattro anni. Valutando i tassi di esecuzione annuali, il cloud computing è infatti diventato un mercato da 300 miliardi di dollari che cresce del 21% all’anno. I fornitori cloud hanno molto di cui rallegrarsi”, conclude Dinsdale.