In collaborazione con Progettare per la sanità Edra

Ricerca medica e privacy, nuove regole per il trattamento dati

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Le garanzie da adottare in seguito alla riforma dell’articolo 110 del Codice privacy. L'autorità si pronuncia anche sulle immagini di malati sui social

Il Garante della privacy torna a occuparsi di sanità con due provvedimenti. Nel primo indica alla ricerca medica le garanzie di privacy da adottare nel trattamento dati nei casi in cui non è possibile acquisire il consenso dei pazienti. Nel secondo – nato da un caso specifico – ribadisce il divieto alla pubblicazione di immagini lesive della dignità del malato.

A seguito della recente riforma dell’articolo 110 del Codice privacy il Garante Privacy ha definito le prime garanzie da adottare per il trattamento dei dati personali a scopo di ricerca medica, biomedica e epidemiologica, riferiti a pazienti deceduti o non contattabili.

Con la modifica dell’art. 110, infatti, chi effettua attività di ricerca medica – quando risulta impossibile informare gli interessati o l’obbligo implica uno sforzo sproporzionato, oppure rischia di pregiudicare gravemente i risultati dello studio – non deve più sottoporre il progetto di ricerca e la relativa valutazione di impatto alla consultazione preventiva, essendo sufficiente rispettare le specifiche garanzie previste dal Garante della Privacy.

Nuove regole deontologiche

L’Autorità ha stabilito che in tutti questi casi i titolari del trattamento – oltre ad acquisire, come già previsto, il parere favorevole del competente Comitato etico a livello territoriale sul progetto di ricerca – dovranno motivare e documentare le ragioni etiche o organizzative in base alle quali non hanno potuto acquisire il consenso dei pazienti, nonché effettuare e pubblicare la valutazione di impatto, dandone comunicazione al Garante.

Con lo stesso provvedimento l’Autorità, alla luce della riforma normativa e considerato il rilevante impatto delle nuove tecnologie nella realizzazione dell’attività di ricerca, ha promosso l’avvio della procedura per l’adozione delle nuove regole deontologiche per trattamenti a fini statistici o di ricerca scientifica.

I soggetti pubblici e privati, che ritengano di avere titolo a sottoscrivere le Regole deontologiche, e i portatori di un interesse qualificato, che intendono partecipare ai lavori, devono darne comunicazione e fornire informazioni e documentazione all’indirizzo protocollo@pec.gpdp.it, entro sessanta giorni dalla pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale.

Diffusione sui social di immagini lesive della dignità del malato

Il secondo provvedimento consiste nell’ammonimento alla madre di una ragazza disabile rimasta paralizzata a causa dell’aggressione dell’ex fidanzato.

L’Autorità si è attivata a seguito di un reclamo presentato dall’amministratore di sostegno della ragazza, che lamentava una violazione della normativa privacy in relazione alla diffusione sui social media di immagini e notizie riguardanti la salute e la vita privata della giovane, a opera della madre. Nei post venivano inoltre riportati i fatti di cronaca di cui era stata vittima e alcune informazioni riservate, relative alle sue vicende processuali.

Il Garante ha dichiarato il reclamo fondato. I post diffusi sul profilo social della madre contenevano infatti immagini della giovane nelle condizioni peculiari del suo stato di salute e senza alcuna forma di oscuramento, risultando così lesive della sua dignità. L’Autorità ha ritenuto invece che fosse lecito diffondere i post che non riportavano contenuti “crudi” in quanto rientranti nelle forme di libera manifestazione del pensiero. Il Garante ha deciso di procedere con il solo ammonimento perché la madre aveva agito in buona fede con l’intento di riportare l’attenzione mediatica sulla condizione della figlia.

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A-Live, lo zaino smart per il pronto soccorso

zaino perrino a-live
Ferrino ha trasformato lo zaino in un sistema intelligente per supportare il personale di soccorso, con connessione alla centrale operativa e app per monitorare la dotazione

Le tecnologie digitali sono sempre più presenti anche nella strumentazione delle operazioni di soccorso. Le ambulanze diventano sempre più smart e anche i droni possono avere un ruolo per intervenire con tempestività in situazioni particolari.

Ora però è la volta dello zaino. Ferrino, uno dei maggiori produttori di attrezzatura per la montagna, nel 2023 ha avviato il progetto di ricerca A-Live con l’obiettivo di andare oltre il concetto di zaino come contenitore di oggetti, e trasformarlo in un vero e proprio sistema intelligente indirizzato al Pronto Soccorso, tramite un’innovativa unità elettronica intelligente per supportare il personale di soccorso.

Grazie al progetto e al finanziamento Por-Fesr regionale tramite il bando Prism-E”, Ferrino ha migliorato le performance tecniche dei propri zaini dedicati al soccorso e aggiunto funzionalità di trattamento dati permettendo miglioramenti nelle operazioni di soccorso e riduzione dello stress degli operatori.

Le caratteristiche di A-Live

Il risultato è uno zaino che aiuta a salvare vite, in grado di operare a temperature fra -20 e +50 gradi celsius, con luce incorporata e inserti ad alta visibilità che aumentano la sicurezza del personale medico che lo utilizza. Vani, tasche e cerniere di A-Live sono controllati da sensori che ne consentono il monitoraggio, verificandone l’apertura, e la presenza delle sacche e degli ausili più importanti all’interno dello zaino.

I sensori sono collegati a una app mobile, che consente all’operatore di controllare lo stato della dotazione dello zaino tramite cellulare, con una checklist che si aggiorna in automatico rilevando la presenza o assenza di determinati elementi o l’apertura di tasche e vani e quindi una panoramica del contenuto e uno storico aggiornato in tempo reale.

L’operatore può anche impostare la data di scadenza dei medicinali all’interno dello zaino, ricevendo una notifica al momento di sostituirli. Lo zaino è in grado di collegarsi alle centrali operative degli Enti che lo adotteranno.

Dal punto di vista delle dotazioni A-Live è dotato di una batteria ricaricabile, con un’autonomia di 24 ore. Come tessuto principale utilizza Cordura oltre a tessuto gommato sul fondo dello zaino a cui sono affiancati alcuni inserti ad alta visibilità e una luce incorporata, per aumentare la sicurezza degli operatori. Gli spallacci sono intercambiabili in modo da poter sostituire facilmente le parti più soggette a usura. La tasca porta-tablet, la maniglia rinforzata verricellabile, la daisy chain multiuso e il copri zaino per le operazioni di sanificazione sono gli altri dettagli studiati per agevolare gli operatori nelle situazioni d’emergenza a 360 gradi.

Fonte immagine: youtube.com/@FerrinoVideo

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