La IA fa salire i prezzi di RAM e SSD, ma comprime i margini sui server
L’aumento della domanda di calcolo ad alte prestazioni e di data center su larga scala per supportare la crescente adozione dell’IA generativa ha stimolato gli investimenti in prodotti in grado di supportare l’IA, innescando la domanda di server offerti da colossi tech come Dell, secondo cui il costo della DRAM e degli SSD aumenterà del 15-20% nella seconda metà del 2024.
“Ci aspettiamo che tutti i nostri costi (compresi quelli per trasporto e componenti) aumenteranno nel secondo trimestre”, ha dichiarato ieri il vicepresidente e direttore operativo (COO) di Dell Jeff Clarke durante la call per i risultati finanziari del primo trimestre 2025. Secondo le sue previsioni, come conseguenza dell’aumento dei costi i prezzi di DRAM e SSD saliranno. “Ogni indicazione (mancanza di spese di capitale, basso utilizzo delle fabbriche e l’avvio di pochi wafer) porterà a un’offerta inferiore alla domanda del mercato”, ha aggiunto Clarke.
Gran parte della domanda riguarderà i server IA, le cui spedizioni hanno fruttato a Dell 1,7 miliardi di dollari nel trimestre, con un miglioramento sequenziale superiore al cento per cento. Queste macchine hanno bisogno di molta memoria ad alta larghezza di banda, oltre a storage interno ed esterno; entreranno quindi in gioco le leggi della domanda e dell’offerta e i prezzi aumenteranno.
C’è però un rovescio della medaglia. Dell ha infatti previsto un utile del trimestre in corso inferiore alle stime del mercato e ha segnalato che i costi più elevati per i server IA incideranno sul margine annuale. La concorrenza in questo settore di mercato porterà infatti Dell (ma non solo) a comprimere i margini di guadagno sui server, come sottolineato dallo stesso CFO Yvonne McGill. Dello stesso avviso è l’analista di Gartner Mikako Kitagawa, secondo cui il calo dei margini di Dell riflette l’ambiente competitivo dei prezzi, poiché il mercato non si è ancora ripreso completamente e i concorrenti di Dell hanno cercato di accaparrarsi quote in questo mercato ristretto.
Non c’è però solo il caso di Dell, visto che il fatturato dell’industria delle memorie flash NAND sta vivendo un’ondata di crescita generalizzata proprio grazie alla domanda di SSD per i server IA. Questo ha portato ad un aumento dei prezzi poiché gli OEM si affrettano ad accumulare componenti. Nel primo trimestre del 2023, il fatturato globale delle memorie NAND è cresciuto del 28,1% arrivando a 14,71 miliardi di dollari, trainato dalla domanda di SSD enterprise per l’elaborazione IA iniziata a febbraio.
I produttori di PC e smartphone hanno aumentato i loro livelli di scorte per gestire l’aumento dei prezzi, spingendo ulteriormente al rialzo i costi delle memorie NAND. Tuttavia, nel secondo trimestre la domanda dei consumatori rimane al di sotto delle aspettative e i produttori di PC/smartphone hanno già aumentato le scorte, portando ad una politica di acquisto più conservativa.
Dall’altro lato, gli ordini in espansione di SSD enterprise continuano a far salire il prezzo medio delle NAND del 15%, portando a una previsione di crescita dei ricavi del 10% nel secondo trimestre. Samsung rimane leader di mercato con un aumento dei ricavi del 28,6%, seguita dal gruppo SK e da Kioxia. Anche i produttori di hard disk hanno visto un aumento dei prezzi a causa della domanda di storage per l’addestramento di modelli IA.