Michelle Graff, un’azionista di HashiCorp, ha intentato una causa legale contro l’azienda e i suoi dirigenti, affermando che l’accordo per essere acquisita da IBM annunciato a fine aprile è progettato per arricchire i leader aziendali a spese degli azionisti.

La causa portata avanti da Graff sostiene che il consiglio di amministrazione di HashiCorp ha accettato l’acquisizione da parte di IBM principalmente per il proprio beneficio e in violazione delle leggi statunitensi. Secondo l’accusa, gli insider di HashiCorp che detengono grandi quantità di azioni saranno i principali beneficiari dell’acquisizione, ricevendo compensi speciali non disponibili agli altri azionisti pubblici.

Ad esempio, il CEO Dave McJannet detiene 270 milioni di dollari in azioni e il co-fondatore Armon Dadgar 646 milioni di dollari in titoli che verranno convertiti in modo diverso rispetto agli azionisti pubblici. Inoltre, l’accusa sostiene che ai dirigenti sono stati promessi significativi bonus che non giovano agli azionisti.

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La denuncia, che cerca di impedire la finalizzazione dell’acquisizione (che ricordiamo avere un valore di 6,4 miliardi di dollari), sostiene inoltre che le dichiarazioni di procura inviate alla SEC non rivelano adeguatamente i dettagli sui negoziati post-acquisizione per l’impiego dei dirigenti e altre informazioni necessarie per valutare correttamente l’operazione.

La situazione per HashiCorp è resa ancora più complesso dal fatto che, in seguito al cambiamento di licenza da Mozilla alla più restrittiva Business Source License (BSL), che ha fatto infuriare sviluppatori e clienti causando anche un calo delle azioni, molti sviluppatori di Terraform (il principale prodotto di HashiCorp) hanno creato un fork open source che ha già attratto sviluppatori e clienti.

C’è comunque la speranza che a seguito dell’acquisizione IBM, che ha una forte cultura open source, torni alle licenze precedenti, ricompattando la community e la base di utenti.