Domani Papa Francesco sarà presente al vertice del G7 in Puglia, su esplicito invito del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con l’obiettivo di avvisare i potenti del mondo sulle potenziali conseguenze negative che un’IA senza freni potrebbe portare al genere umano. 

“Meloni è molto preoccupata per la perdita di posti di lavoro e le conseguenze sociali ed economiche dell’IA. Teme che possa trasformarsi in uno tsunami sociale”, ha dichiarato a The Register Paolo Benanti, frate francescano, teologo esperto in intelligenza artificiale e, da inizio anno, presidente della Commissione IA per l’informazione. “Dopo aver affrontato questioni come l’immigrazione, il cambiamento climatico e ora l’IA, Papa Francesco dimostra ancora una volta di essere come un’antenna che capta i segnali del nostro tempo. Immagino che lui e Meloni siano d’accordo su questo tema e abbiano lo stesso modo di vedere la questione”, continua Benanti.

Lo scorso settembre, Giorgia Meloni ha portato la sua crociata contro il lato oscuro dell’IA sul palco delle Nazioni Unite a New York, presentando il concetto di Algoretica, termine coniato dallo stesso Benanti. “Eravamo abituati a un progresso che mirava a ottimizzare le capacità umane, mentre oggi ci troviamo di fronte a un progresso che rischia di sostituire completamente le capacità umane. Questo non è il mondo che vogliamo. Abbiamo bisogno di meccanismi di governance globale che garantiscano che queste tecnologie rispettino i confini etici”, ha ammonito il Presidente del Consiglio italiano nel suo discorso all’ONU. “Sempre più persone non saranno più necessarie in un mondo dominato dalle disparità, dalla concentrazione di potere e ricchezza nelle mani di pochi”.

meloni papa

Proprio sul discorso dei “pochi”, Benanti sottolinea: “A Bologna abbiamo il quarto supercomputer pubblico più potente al mondo. Possiede 40.000 GPU, i mattoncini fondamentali per l’IA. Mark Zuckerberg ha però annunciato che costruirà un supercomputer con GPU e ne ha ordinate ben 600.000. Le multinazionali hanno un potere enorme e penso che anche il primo ministro britannico Rishi Sunak condivida questa preoccupazione” (Sunak e Meloni hanno avuto un faccia a faccia sul tema nel corso del vertice sulla sicurezza dell’IA a Bletchley Park lo scorso novembre).

“Dai migranti all’ecologia all’IA, il Papa è sensibile alle esigenze delle persone più fragili, agli effetti sociali. Vede come tutto l’addestramento dell’IA viene effettuato da lavoratori sottopagati in tutto il mondo. Allo stesso modo, vede come l’uso di colture geneticamente modificate finisca per rendere gli agricoltori più poveri e dipendenti dalla tecnologia”, conclude Benanti.