Fastweb inaugura NeXXt AI Factory, il primo Supercomputer NVIDIA DGX SuperPOD in Italia

Fastweb inaugura NeXXt AI Factory, il primo Supercomputer NVIDIA DGX SuperPOD in Italia
NeXXt AI Factory è integrato nell’infrastruttura di Fastweb essendo connesso tramite una rete in fibra ottica alla piattaforma cloud dell'azienda, che a oggi comprende quattro data center e dieci nodi edge in tutta Italia.

Fastweb ha inaugurato NeXXt AI Factory, il primo supercomputer NVIDIA DGX SuperPOD per l’intelligenza artificiale operativo in Italia.

Grazie infatti a un accordo con NVIDIA raggiunto lo scorso anno, Fastweb ha acquisito (unica azienda in Italia) 31 nodi NVIDIA DGX H100, assicurandosi un sistema all’avanguardia per l’IA basato sull’architettura NVIDIA DGX SuperPOD. Da oggi, NeXXt AI Factory è operativo all’interno di un data center di ultima generazione vicino a Bergamo e, assieme a esso, Fastweb mette la prima versione del proprio LLM – MIIA (Modello Italiano Intelligenza Artificiale) a disposizione di start-up, aziende, università e Pubbliche Amministrazioni per lo sviluppo di nuove applicazioni IA e Gen AI.

MIIA prosegue inoltre il suo percorso di sviluppo grazie agli accordi stipulati con Bignami Editori, Istat (Istituto Nazionale di Statistica) e il Gruppo Mondadori. Questi accordi hanno creato il più grande e affidabile dataset in lingua italiana, con 1.500 miliardi di token, equivalenti a 11 milioni di libri, garantendo una base solida e autorevole per la continua evoluzione di MIIA, di cui è attesa una nuova versione entro fine anno.

Fastweb NeXXt AI Factory

Fastweb ha anche annunciato la creazione di un Advisory Board composto da un team di esperti indipendenti che monitorerà le varie fasi di addestramento di MIIA, con lo scopo di certificarne la trasparenza della governance e il rispetto di tutte le normative vigenti.

NeXXt AI Factory è integrato nell’infrastruttura di Fastweb essendo connesso tramite una rete in fibra ottica alla piattaforma cloud dell’azienda, che a oggi comprende quattro data center e dieci nodi edge in tutta Italia. L’integrazione di NeXXt AI Factory con i quattro Security Operation Center di Fastweb assicura inoltre robustezza e affidabilità a tutto il sistema.

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VMware torna sui suoi passi: accordo di rivendita con Dell, HPE e Lenovo

VMware Riconoscimento editoriale rafapress Shutterstock-com
I nuovi accordi consentono a Dell, HPE e Lenovo di continuare a commercializzare sistemi iperconvergenti e server preinstallati con la suite di VMware

VMware ha rinnovato gli accordi di rivendita OEM con tre importanti produttori di hardware: Dell, HPE e Lenovo. Gli accordi consentono ai tre brand di continuare a commercializzare sistemi iperconvergenti e server preinstallati con la suite di VMware.

Questa mossa rappresenta un successo significativo per VMware-Broadcom. I sistemi iperconvergenti, che uniscono computing, storage e virtualizzazione di rete, sono una modalità popolare per l’acquisto di IT aziendale e ora VMware ha assicurato la collaborazione dei tre maggiori nomi nel settore hardware enterprise.

Allo stesso tempo, per i tre produttori questi contratti sono fondamentali per difendere le rispettive basi di clienti esistenti e non a caso Dell, HPE e Lenovo hanno rilasciato dichiarazioni che sottolineano l’importanza degli accordi con VMware. “Il nuovo accordo, che riguarda le infrastrutture iperconvergenti Dell VxRail e Dell vSAN Ready Nodes, i server Dell PowerEdge e l’infrastruttura software-defined Dell PowerFlex, si basa sulla relazione ultraventennale tra Dell e VMware e consente di continuare a fornire soluzioni co-ingegnerizzate che aiutano le organizzazioni ad adottare applicazioni moderne su scala cloud e a ottimizzare i loro data center”, si legge nel comunicato di Dell.

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Tra l’altro gli accordi arrivano una settimana dopo l’annuncio di nuove CPU server multicore da parte di Intel e AMD, ideali per la consolidazione dei server e le iniziative di sostenibilità.

Ciò potrebbe rappresentare un’opportunità per Broadcom, che ha modificato le licenze VMware in modo percepito come un aumento dei prezzi, ma che l’azienda definisce un valore aggiunto.

I concorrenti di VMware affermano che il raggiungimento del fine vita dei server è spesso un momento chiave per valutare fornitori alternativi. Con l’arrivo di nuovi server potenti, i clienti dovranno riesaminare i costi e le opzioni disponibili, dando a Broadcom un’altra possibilità di dimostrare i risparmi promessi.

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