Finiscono nel nulla le prime cause sul copyright contro GitHub Copilot
Una causa collettiva intentata contro GitHub, Microsoft e OpenAI riguardo l’assistente di programmazione GitHub Copilot ha subito un duro colpo. La maggior parte delle accuse mosse da un gruppo di sviluppatori contro le tre aziende è stata infatti respinta, lasciando in piedi solo 2 reclami su 22.
La controversia, avviata nel novembre 2022, vedeva i querelanti sostenere che Copilot fosse stato addestrato su codice open source ospitato su GitHub. Secondo l’accusa, Copilot suggeriva frammenti di codice da progetti pubblici senza rispettare le licenze, violando così i diritti di proprietà intellettuale dei creatori originali.
Inizialmente, la causa collettiva comprendeva 22 accuse, che nel tempo sono state però ridotte in seguito alle richieste di archiviazione da parte delle tre aziende accolte in gran parte dal giudice Jon Tigar.
Tra le accuse respinte, una riguardava la violazione del Digital Millennium Copyright Act (DMCA), sezione 1202(b), che proibisce la rimozione non autorizzata di informazioni essenziali sulla gestione del copyright. I querelanti sostenevano che Copilot eliminasse queste informazioni quando suggeriva frammenti di codice, violando così la legge.
Il giudice ha dissentito, affermando che il codice proposto da Copilot non era sufficientemente identico al lavoro protetto da copyright degli sviluppatori per applicare la sezione 1202(b). Oltre all’accusa relativa al DMCA, sono state respinte anche le richieste di arricchimento indebito e danni punitivi, mentre i due reclami ancora in piedi riguardano una presunta violazione di licenza open source e una denuncia per violazione contrattuale, precedentemente reintrodotta dopo un’iniziale archiviazione.
I querelanti sostengono inoltre che le parti citate in giudizio stiano deliberatamente rallentando il processo. Particolare attenzione è stata posta su Microsoft, che ha presentato un solo documento finora attribuendo questa lentezza procedurale a “difficoltà tecniche” nella raccolta dei messaggi Slack, una giustificazione che i querelanti trovano poco convincente.
D’altro canto, Microsoft, OpenAI GitHub accusano i querelanti di richiedere un’eccessiva quantità di informazioni e di non seguire la procedura corretta per richiederli. Le tre aziende sostengono inoltre che l’archiviazione dell’accusa relativa al DMCA abbia fondamentalmente modificato il caso, ma i querelanti non sono d’accordo e hanno chiesto più tempo per la raccolta di documenti nella fase processuale del deposito degli atti.