CrowdStrike, in arrivo la prima richiesta di risarcimento
Ieri le azioni di CrowdStrike sono scese di oltre l’8% dopo la notizia che Delta Air Lines chiederà alla società di cybersicurezza un risarcimento per la recente interruzione dell’attività informatica a livello globale che ha paralizzato altre compagnie aeree (e non solo).
L’interruzione informatica del 19 luglio ha portato alla cancellazione di oltre 2.200 voli e da allora Delta ha cancellato oltre 6.000 voli. La compagnia aerea ha assunto uno studio legale e, secondo quanto riferito da CNBC, chiederà un risarcimento anche a Microsoft.
Le azioni di CrowdStrike, che erano più che raddoppiate nel 2023, sono scese di oltre il 24% dopo il 19 luglio, con una perdita di oltre 20 miliardi di dollari nella valutazione di mercato. Inoltre, secondo un sondaggio di Evercore ISI, molti clienti stanno pensando di rallentare o sospendere la spesa per CrowdStrike e si aspettano riduzioni di prezzo.
“Quasi tutti si aspettano una qualche forma di offerta monetaria come sconti, crediti sui ricavi dei servizi o prodotti gratuiti”, ha scritto ieri Evercore ISI, aggiungendo che, secondo alcuni feedback preliminari, CrowdStrike ne sta già discutendo con i suoi clienti.
Secondo gli analisti di Needham i danni causati dall’interruzione del servizio porteranno anche a “una minore disponibilità dei clienti a fare grande affidamento su singole piattaforme, in quanto tale scelta introduce un rischio di concentrazione”.
Per l’azienda di cybersecurity fondata e guidata da George Kurtz non si prospettano insomma tempi facili.