La F1 non è solo velocità: controllo dei costi e sostenibilità richiedono una gestione perfetta
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Alla 94esima edizione del Gran Premio d’Italia, tenutosi domenica a Monza, il team Mercedes-AMG ha conquistato la quinta e la settima posizione, rispettivamente con Lewis Hamilton e George Russell. In pochi ambiti come nella Formula 1, però, alla prestazione dei singoli piloti concorre un sistema estremamente complesso in cui più di mille persone devono dare il massimo per gestire ricerca e sviluppo, processi di produzione, impiego di tecnologie e la logistica di un evento itinerante, in cui 90 camion sono impiegati per il trasporto delle auto, dei box con tutti i loro attrezzi, delle strutture di accoglienza e di migliaia di parti di ricambio.
Il tutto moltiplicato per sei (copie identiche delle strutture mobili sono distribuite in giro per il mondo per minimizzare gli spostamenti, impossibili da realizzare in tempo utile via nave) e gestendo gli approvvigionamenti dalla fabbrica di Brackley, a nord di Londra.
Tutto deve anche essere fatto nel rispetto rigoroso di condizioni inamovibili: le scadenze delle singole gare, gli obiettivi di riduzione delle emissioni e il tetto massimo di spesa fissato a 135 milioni di euro.
“Il controllo dei costi è un elemento cruciale per ogni azienda, ma per noi della F 1 che viviamo nell’epoca del budget cap (il tetto alla spesa), sforare il budget può comportare importanti sanzioni e addirittura la squalifica”, afferma Bradley Lord, Chief Communications Officer del Team F1 Mercedes-AMG PETRONAS durante un incontro con la stampa organizzato da SAP, Official Partner Team di Mercedes-AMG, tenutosi nella prima giornata di prove.
Tracciare ogni costo, nel singolo dettaglio
Per assicurare il rispetto del budget, per Mercedes-AMG è fondamentale poter tracciare i costi di ogni elemento lungo tutto il processo, dai costi di ingegnerizzazione alla produzione di ogni parte meccanica utilizzata e di quelle disponibili come ricambi.
“Ogni costo concorre al calcolo del budget e deve essere tracciato in modo incredibilmente preciso per assicurarci di arrivare a fine stagione ad arrivare appena sotto il limite. È un compito molto difficile e sarebbe per noi impossibile da realizzare senza il supporto di SAP per la gestione dei dati e delle infrastrutture che stanno dietro alle nostre decisioni”, afferma Lord.
Il controllo di gestione in azienda è sempre incentrato sull’area Finance, su cui poi si innestano i processi legati a procurement, produzione, vendite, logistica e marketing. “La forza di SAP è di avere un’unica piattaforma dati e processi standardizzati out-of-the-box su cui si innestano soluzioni verticali, come quella per l’automotive, che ha processi particolari e parla una lingua diversa da quella di altri settori”, dice Hagen Heubach, Global Vice President della Industry Business Unit Automotive di SAP.
Questo almeno per quanto riguarda il normale business, ma – prosegue Heubach – “In SAP abbiamo sempre pensato che la Formula 1 rappresenti il pinnacolo del settore automobilistico, dove tecnologie e pratiche vengono continuamente ricercate e spinte al limite. La partnership con Mercedes-AMG ci permette di imparare anche da questo lato del settore, e mettere i frutti di quel che abbiamo appreso nella piattaforma standard S/4HANA, in un ciclo continuo in evoluzione”.
Perfezione ed efficienza organizzativa
Un altro esempio da cui trarre insegnamento è il livello di coordinamento ed efficienza che è necessario raggiungere per poter fare in modo che ogni due settimane tutto quel che serve raggiunga la tappa successiva del campionato, avendo anche apportato le necessarie modifiche alle impostazioni e alla configurazione.
“Ai tempi degli ERP on premises, rilasciavamo aggiornamenti con nuove funzionalità e miglioramenti due volte l’anno. Oggi, con il cloud, abbiamo rilasci settimanali che impattano su più di 8.000 clienti nella filiera automotive, in tempo reale. È necessaria l’assoluta perfezione nella fase di design, realizzazione e distribuzione per fare in modo che nell’industria tutto continui a funzionare regolarmente. La stessa ricerca di perfezione che permette di avere pezzi perfetti che dalla fabbrica Mercedes-AMG raggiungono la pista nei tempi stabiliti”.
Sostenibilità, dalle parole ai numeri
Un altro aspetto su cui si sono soffermati Lord e Heubach è quello della sostenibilità, che se si vuole tradurre dai proclami in azioni concrete e misurabili ha bisogno di essere gestita con lo stesso approfondimento e attenzione che si riserva alle finanze aziendali.
“SAP gioca un ruolo di primo piano nel nostro Sustainability Working Group, nel quale riuniamo i nostri principali partner per scambiare idee e best practice in termini di sostenibilità – dice Lord. Se guardo alla nostra situazione nel 2021, quella del 2024 è irriconoscibile. Aver introdotto carburanti sostenibili ci ha permesso di tagliare il 90% delle nostre emissioni per chilometro legate ai trasporti”.
Tra le altre iniziative per la sostenibilità c’è la ricerca per l’utilizzo di bioresine in sostituzione della fibra di carbonio, estremamente dispendiosa da produrre dal punto di vista energetico, il riutilizzo di parti di scarto nell’economia circolare e la ricerca su lubrificanti sostenibili fatta da Petronas proprio qui in Italia, a Torino.