L’Università di Pisa (UniPi) avrà a disposizione il più grande supercomputer universitario in Italia grazie all’installazione di un sistema di High Performance Computing Lenovo che porta a 104 i rack presenti nel sito, con l’obiettivo di supportare nuove sfide nel campo della ricerca scientifica e della didattica sostenendo al contempo la transizione digitale del territorio. L’adozione di Lenovo Neptune per il raffreddamento ad acqua consente infatti di ridurre fino al 40% i consumi energetici, rappresentando un’eccellenza anche dal punto di vista della sostenibilità.

Il nuovo sistema HPC di Lenovo installato nel data center dell’UniPi è composto da 16 nodi SD650 V3 con due CPU Intel Xeon Max 9480, primo processore x86 con high-bandwidth memory (HBM). L’utilizzo della tecnologia ad acqua Lenovo Neptune Direct Water-Cooling è inoltre in grado di catturare fino al 98% del calore prodotto dal supercomputer e il raffreddamento a liquido consente di risparmiare l’energia usata per le ventole e, grazie alla maggior efficienza, la temperatura delle CPU non raggiunge valori critici, evitando la riduzione della frequenza massima dei core.

supercomputer pisa

Tra i principali fattori che hanno determinato la scelta di soluzioni Lenovo, ha influito l’adattabilità del sistema che è stato adottato dal centro di ricerca per il potenziamento tecnologico. Il nuovo sistema di HPC, infatti, non ha snaturato il progetto originale, pensato per avere l’impatto ambientale minore possibile ed evolvere verso un data center sostenibile. L’adattabilità del sistema HPC di Lenovo standard ha inoltre reso più agevole e rapida l’installazione nel data center UniPi.

“Siamo orgogliosi di poter contribuire all’installazione del più grande centro di supercomputing all’interno di un’università italiana. E di farlo con una delle nostre soluzioni più all’avanguardia, dal punto di vista della sostenibilità dei data center, come Lenovo Neptune” ha commentato Alessandro de Bartolo, AD e Country General Manager Infrastructure Solutions Group di Lenovo. “Come Lenovo, riteniamo che l’HPC e l’AI possano aiutare l’umanità a risolvere le più grandi sfide e l’ampliamento di questa struttura consentirà ai ricercatori un salto di qualità in progetti competitivi a livello globale per la ricerca nell’ambito delle scienze e dell’ingegneria”.