Il settore energetico statunitense deve affrontare una sfida cruciale, dovendosi adattare al boom dei data center per l’IA. Le previsioni indicano infatti un aumento della domanda energetica che potrebbe superare l’offerta nei prossimi anni e secondo un’analisi di Bain & Company, mentre gli investimenti necessari per costruire questa capacità aggiuntiva comportano dei rischi, non farlo potrebbe significare perdere entrate aggiuntive per i fornitori di energia.

L’espansione dei data center è alimentata dalla crescente domanda di infrastrutture per supportare lo sviluppo e la distribuzione dei modelli di IA e si prevede che le spese in conto capitale per i data center aumenteranno di quasi il 30% solo nel 2024. Molti dei principali investitori in data center hanno sede negli Stati Uniti, uno dei luoghi che vedrà una significativa espansione della capacità nel prossimo decennio. Uno studio di Rystad Energy ha stimato che il consumo di energia dei data center raddoppierà entro il 2030.

Di fronte a queste previsioni, il report di Bain & Company consiglia alle aziende energetiche di aumentare la loro capacità di generazione fino al 26% entro il 2028 per soddisfare la domanda, una percentuale che equivale a investimenti superiori a 2 trilioni di dollari. Una sfida significativa per le società energetiche, che finora hanno dovuto affrontare una domanda stagnante o in calo, portandole a concentrarsi maggiormente sull’efficienza piuttosto che sull’aumento della capacità.

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Oltre ai data center, anche i veicoli elettrici e la rilocalizzazione delle attività produttive negli Stati Uniti contribuiranno a incrementare il consumo energetico. Tuttavia, si prevede che i nuovi data center, in particolare in aree come la Virginia del Nord, rappresenteranno il 44% della crescita del carico energetico tra il 2023 e il 2028. Anche in Europa però si registrano difficoltà simili: in Irlanda, ad esempio, più di un quinto dell’elettricità è stata consumata dai data center nel 2023.

Sempre secondo le stime di Bain, il consumo energetico globale dei data center potrebbe crescere a un tasso annuo composto tra il 10% e il 24% dal 2023 al 2027, superando potenzialmente 1 milione di gigawattora. Per alimentare un data center da 1 gigawatt sarebbe necessaria la capacità di circa quattro centrali a gas naturale o metà di una grande centrale nucleare.

Per affrontare questa sfida, il report suggerisce che le aziende energetiche modernizzino i propri modelli operativi, accelerando la pianificazione delle risorse e la costruzione di impianti di generazione, linee di trasmissione e distribuzione di energia. Un approccio proattivo potrebbe anche includere investimenti in soluzioni di decarbonizzazione, come la cattura e l’utilizzo del carbonio (CCUS) e le tecnologie di rimozione della CO2 (CDR).