L’IT è sempre più complessa, e le piccole e medie imprese non hanno abbastanza risorse per gestirla da sole: per questo i Managed Service Provider (MSP) diventeranno sempre più importanti nell’industria IT, e una priorità strategica per i vendor – in particolare quelli di cybersecurity – è di fornire agli MSP gli strumenti per facilitare la fruizione delle proprie soluzioni come servizi gestiti.

Questo il principale messaggio del recente Acronis Partner Day, nell’ambito dell’evento MSP Global 2024 a Tarragona. “Per noi il futuro è MSP, non può andare altrimenti: secondo le stime degli esperti nel 2030 il numero di MSP nel mondo sarà il doppio di quello attuale”, ha detto il CEO di Acronis, Ezequiel Steiner.

“Abbiamo potuto accogliere i nostri partner, tra i quali circa venti erano italiani, nell’ambito di un evento di caratura internazionale, uno dei più importanti per il mondo MSP, con oltre 2mila partecipanti e più di 100 speaker”, spiega Denis Cassinerio, Senior Director e General Manager South EMEA di Acronis. “Noi il primo giorno avevamo in sala 700 persone, a cui il nostro CEO ha spiegato gli obiettivi strategici definiti con il nuovo socio di maggioranza EQT, uno dei più grandi fondi di private equity”.

Oltre al mondo MSP, un’altra priorità fondamentale della strategia di canale di Acronis ribadita all’evento è la NIS2. “Si tratta di un vero cambiamento culturale nell’erogazione dei servizi e in generale nella gestione della cyber security in Europa e non solo: prima di tutto il legislatore non è più il singolo stato ma è l’Europa, e poi il concetto di gestione del rischio assume un’importanza fondamentale”.

Per i partner, continua Cassinerio, è il momento di far passare la cyber security da task a job, perché il security risk management è un ciclo che va gestito per intero, con responsabilità che arrivano fino al board. “La NIS è pensata in primis per le realtà che non hanno grandi risorse per gestire l’IT, cioè le PMI: per questo abbiamo raccomandato ai partner di proporsi spiegando come si usa la tecnologia e come permette di rendersi conformi alle normative, e non i tecnicismi delle ultime funzionalità”.

Tra gli altri temi dell’evento c’è stato naturalmente un aggiornamento sullo stato delle minacce cyber: “Vediamo tre trend prevalenti. Uno è l’aumento della diffusione del malware come vettore di attacco, che richiede tecnologie di identificazione sempre più sofisticate e articolate. Un altro è l’aumento delle minacce basate su URL, e il terzo è il rallentamento del ransomware, perché dopo anni la protezione contro questi attacchi comincia a funzionare”.

Tutto questo, osserva Cassinerio, denota che il primo obiettivo dei cybercriminali al momento è l’esfiltrazione dei dati, e in prospettiva l’attacco alle identità, man mano che cresce l’applicazione dell’intelligenza artificiale negli attacchi.

Tornando agli MSP, dal punto di vista di Acronis lo scenario in Italia è quello descritto da molti analisti, con operatori piuttosto piccoli e che non offrono solo servizi gestiti, “ma c’è una forte tendenza di revisione delle strategie d’offerta da parte anche di partner medio grandi: noi da un paio d’anni stiamo lavorando a un’attività di recruitment specifica chiamata Very Large SP”.

In generale la tendenza di crescita del modello MSP in Italia non è velocissima ma è solida. “Indubbiamente ci sono mercati più maturi, per esempio il Regno Unito è più abituato al cloud, c’è più propensione a proporre servizi propri, anche per differenziarsi. Però l’Italia sta iniziando a colmare il gap, anche perché le aziende utenti del midmarket sono molto disponibili a rivedere i modelli di acquisizione dell’IT passando ai servizi”.

C’è quindi un problema di proposizione: “Gli MSP devono essere messi in condizione di offrire le tecnologie di vendor come noi sottoforma di servizi gestiti, soprattutto alle PMI, e soprattutto adesso con l’arrivo della NIS2: stiamo lavorando con grande impegno su questo con diversi partner”.

Un vero modello MSP, sottolinea Cassinerio, presuppone una piattaforma con cui si possa erogare anche la sola tecnologia, però con un modello economico basato sulla multi-tenancy, e sul consumo mensile, e quindi prevedibile e flessibile. “D’altra parte l’affermazione di questo modello viene rallentato perché molti cercano di rimanere sul mercato con proposizioni vecchie, basate sull’acquisto di licenze poi incluse all’interno del servizio”.

Infine un accenno ai piani 2025 di Acronis per l’Italia, dopo un 2024 di forte crescita. “Una priorità è proseguire l’impegno nel renderci sempre più visibili rispetto ai decisori di investimenti di cybersecurity, con eventi, collaborazioni, e completando la copertura del territorio italiano soprattutto al Centro-Sud. Inoltre daremo continuità al lavoro di qualificazione delle nostre soluzioni, promuovendoci come fornitore per la Pubblica Amministrazione. Infine come accennato investiremo ulteriormente nella ricerca di partner medio-grandi, proprio per capitalizzare l’affermazione del modello MSP, anche con l’aiuto di alcuni dei nostri distributori”.