Il Consiglio dei Ministri vara il Codice degli Incentivi statali: “Centrali gli strumenti digitali”
Il Consiglio dei Ministri ha approvato lunedì’, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 36 del 31 marzo 2023).
Tra le principali modifiche introdotte, ce ne sono alcune direttamente connesse alla digitalizzazione volte a
- Favorire, accelerare e semplificare l’alimentazione del fascicolo virtuale dell’operatore economico
- Chiarire le regole sulla certificazione delle piattaforme (pubbliche o private) che consentono alle stazioni appaltanti di collegarsi alla Banca dati nazionale di ANAC
- Prevedere la suddivisione di compiti tra il RUP e il personale delle stazioni appaltanti ai fini del caricamento dei dati sulla Banca dati nazionale dei contratti pubblici
- Accelerare e semplificare il funzionamento del casellario informatico
- Rivedere le regole sull’utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM – Building Information Modeling), incrementando a decorrere dal 10 gennaio 2025 la soglia relativa all’obbligatorietà del ricorso al medesimo da 1 a 2 milioni di euro e razionalizzando tutti i requisiti tecnici per la redazione in modalità digitale dei documenti di programmazione, progettazione ed esecuzione dell’opera.
Sempre nella stessa seduta, il Consiglio dei Ministri ha approvato un altro decreto legislativo che introduce il Codice degli incentivi, che ha come obiettivo quello di riordinare l’offerta degli incentivi statali, rafforzando il coordinamento tra amministrazioni centrali ed enti locali, e di semplificare le procedure e la relativa strumentazione tecnica.
L’adozione del Codice degli incentivi statali consente di superare la frammentazione registrata in materia per realizzare un sistema di regole compiuto e organico, inserendo la riforma nell’ambito della revisione del PNRR e del recepimento del capitolo dedicato a Re-Power Eu, individuandola come una possibile best practice a livello europeo.
Il testo attraversa tutto il processo connesso alla realizzazione del sostegno pubblico mediante incentivi alle imprese definito “ciclo di vita dell’incentivo” (programmazione, progettazione, attuazione, pubblicità e valutazione dei risultati).
Il primo tratto qualificante del testo è rappresentato dalla centralità degli strumenti digitali, a partire dal Registro nazionale degli aiuti di Stato e dalla piattaforma telematica incentivi.gov.it (entrambi in capo al Ministero delle imprese e del Made in Italy), che saranno potenziati. Inoltre, si provvede alla standardizzazione e razionalizzazione dei processi di utilizzo, di richiesta e di applicazione degli incentivi.
A tal riguardo si prevedono disposizioni per uniformare i principali contenuti dei bandi adottati dalle amministrazioni competenti, con la previsione anche di un “bando-tipo” in materia di incentivi alle imprese.