Apple rinnova la gamma iMac e rilascia Apple Intelligence
Un po’ a sorpresa, ieri Apple ha annunciato i nuovi iMac 2024 con SoC M4. I preordini sono già partiti, mentre la disponibilità in Italia è fissata dall’8 novembre con prezzi a partire da 1529 euro per il modello base con CPU e GPU a 8 core, 16GB di memoria unificata, SSD da 256GB e due porte Thunderbolt 4/USB-C, mentre la versione con CPU e GPU a 10 core e quattro porte Thunderbolt è disponibile a partire da 1.779 euro.
Come il modello precedente, anche il nuovo iMac 2024 ha un display da 24 pollici con risoluzione 4,5K, sebbene Apple offra una nuova e più costosa opzione di vetro nano-testurizzato che dovrebbe aiutare a ridurre i riflessi. Inoltre, la RAM di base dell’iMac è stata raddoppiata a 16 GB rispetto al modello precedente, con la possibilità di configurare l’opzione di fascia alta con un massimo di 32 GB.
Il modello più costoso supporta anche fino a due display esterni 6K a 60Hz (o un display esterno 8K a 120Hz). Contrariamente alle speranze di molti utenti, non è invece disponibile un modello più grande, in quanto Apple ha confermato in precedenza di non avere intenzione di sostituire il modello da 27 pollici con processori Intel ormai fuori produzione.
Un aspetto importante è che, grazie a macOS Sequoia 15.1 in distribuzione da ieri, le prime funzioni di Apple Intelligence in versione beta sono disponibili anche in Italia, seppur per il momento siano solo in lingua inglese (bisognerà impostare il Mac in questa lingua per usarle). Si tratta principalmente di funzioni di scrittura e di editing basate su IA generativa e di una nuova e potenziata versione di Siri per consentire sia l’uso vocale sia la digitazione; inoltre, Apple ha annunciato che a partire da dicembre sarà integrato in Siri il modello ChatGPT, in modo da ottenere risposte dettagliate e supporto senza dover passare da un’applicazione all’altra.
Tra le funzionalità creative di Apple Intelligence ci sono anche Image Playground per generare immagini originali e personalizzate e Genmoji, che permette di creare emoji personalizzate, mentre l’aggiornamento alla lingua italiana dovrebbe arrivare entro fine anno. Ad aprile 2025, invece, le funzioni di Apple Intelligence inizieranno a essere distribuite agli utenti di iPhone e iPad nell’UE.
Da notare che l’arrivo odierno di Apple Intelligence sui Mac in Italia, seppur limitato dal fattore linguistico, si spiega con il fatto che macOS, a differenza di iOS e iPadOS, non è considerato dall’Unione Europea un gatekeeper e non deve quindi garantire la interoperabilità con gli altri sistemi operativi desktop.