Elon Musk aggiunge accuse antitrust nella causa contro OpenAI, coinvolgendo anche Microsoft
Elon Musk ha innalzato lo scontro con OpenAI (di cui è stato co-fondatore), aggiungendo alla sua causa accuse antitrust e chiamando in causa come imputato Microsoft, il maggior finanziatore di OpenAI.
La causa legale di Musk, depositata i giorni scorsi presso il tribunale federale di Oakland, California, sostiene che Microsoft e OpenAI hanno cercato illegalmente di monopolizzare il mercato dell’intelligenza artificiale generativa e di emarginare i concorrenti.
Come la denuncia originale di Musk di agosto, il documento accusa OpenAI e il suo amministratore delegato, Samuel Altman, di aver violato le clausole contrattuali anteponendo i profitti al bene pubblico nella spinta al progresso dell’intelligenza artificiale.
“Mai prima d’ora una società si è trasformata da ente di beneficenza esente da imposte a un colosso da 157 miliardi di dollari a scopo di lucro che paralizza il mercato”, si legge nella denuncia, con la quale Musk chiede di annullare la licenza di OpenAI con Microsoft e di costringerla a cedere i guadagni “illeciti”. “Le pratiche anticoncorrenziali di Microsoft si sono intensificate”, ha dichiarato l’avvocato di Musk, Marc Toberoff, rincarando la dose contro il colosso di Redmond.
In una dichiarazione, OpenAI ha affermato che l’ultima causa “è ancora più infondata e esagerata delle precedenti”, mentre Microsoft ha rifiutato di commentare.