HPE e Juniper incontrano la Giustizia USA per evitare intoppi nella fusione
HPE e Juniper Networks hanno incontrato i rappresentanti del Dipartimento di Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti per discutere la proposta di acquisizione di Juniper da parte di HPE, un’operazione dal valore di 14 miliardi di dollari. Secondo Bloomberg, il DOJ ha espresso preoccupazioni in chiave antitrust e potrebbe contestare l’accordo, sebbene non sia stata ancora presa una decisione finale su un’eventuale causa legale.
In risposta, HPE ha dichiarato: “Stiamo collaborando con i regolatori per ottenere le approvazioni necessarie e prevediamo che l’operazione si concluderà entro la fine del 2024 o l’inizio del 2025. Crediamo che questa acquisizione porterà benefici significativi ai clienti e rivoluzionerà il settore del networking promuovendo maggiore competizione e innovazione.”
C.R. Howdyshell, CEO di Advizex, partner di HPE e Aruba, ha evidenziato i potenziali danni economici per la sua azienda nel caso in cui l’accordo non fosse approvato, stimando perdite di decine di milioni di dollari in opportunità di vendita legate al networking e all’intelligenza artificiale. Howdyshell ha sottolineato che HPE aveva già indicato il networking come un focus strategico per il futuro e che l’acquisizione rappresentava un’iniziativa chiave per il 2025.
Antonio Neri, CEO di HPE, ha difeso l’operazione come un passo fondamentale per sconvolgere lo status quo nel settore del networking, puntando su una nuova infrastruttura di rete basata sull’intelligenza artificiale. Secondo Neri, la combinazione delle offerte di HPE e Juniper non mira a eliminare prodotti ma a fornire maggiore scelta e flessibilità ai clienti.
Bloomberg ha riferito che il DOJ potrebbe decidere sul destino dell’accordo entro questa settimana e che HPE e Juniper potrebbero valutare un rinvio dell’acquisizione fino all’insediamento della nuova amministrazione presidenziale. Lo stesso Howdyshell si aspetta infatti che il cambiamento di amministrazione potrebbe portare a una revisione più favorevole dei regolatori.