Intel riceve dal governo USA un salvagente da quasi 8 miliardi
Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha finalizzato una sovvenzione governativa di quasi 8 miliardi di dollari per Intel. Un calo rispetto agli 8,5 miliardi di dollari annunciati a marzo, dopo che l’azienda californiana aveva ottenuto un primo sussidio di 3 miliardi di dollari dal Dipartimento della Difesa. Questo nuovo “salvagente” governativo fa parte di un piano ben più ampio da quasi 90 miliardi di dollari in progetti di produzione di chip in Arizona, Nuovo Messico, Ohio e Oregon.
“I chip progettati negli USA saranno prodotti e confezionati da lavoratori americani negli Stati Uniti da un’azienda americana per la prima volta da molto tempo”, ha dichiarato il Segretario al Commercio Gina Raimondo. Intel ha già raggiunto alcune tappe iniziali del progetto e riceverà almeno 1 miliardo di dollari prima della fine di dicembre e, a quanto sembra, la riduzione del sussidio rispetto a quanto prospettato a marzo non è collegata alle difficoltà di Intel emerse soprattutto quest’anno.
La sovvenzione di 7,86 miliardi di dollari è la più grande di tutte quelle concesse nell’ambito di una legge del 2022 varata per incrementare la produzione nazionale di semiconduttori, con 52,7 miliardi di dollari di finanziamenti tra cui 39 miliardi per la produzione di semiconduttori e 11 miliardi per la ricerca.
Il CEO di Intel Pat Gelsinger ha dichiarato che “il forte sostegno bipartisan per il ripristino della tecnologia e della leadership manifatturiera americana sta guidando investimenti storici che sono fondamentali per la crescita economica a lungo termine del Paese e per la sicurezza nazionale”. Da notare che Intel ha scelto di non finalizzare un prestito governativo separato da 11 miliardi di dollari a basso costo che era stato offerto a marzo, in quanto i termini erano meno favorevoli del previsto per gli azionisti e non si allineavano con la crescita a lungo termine e gli interessi di mercato dell’azienda.