La recente relazione dell’EUIPO (Online Copyright Infringement in the European Union: Films, Music, Publications, Software e TV, 2017-2023) ha analizzato la pirateria digitale nell’Unione Europea, evidenziando un panorama complesso e in evoluzione. Nel 2023, la pirateria si è stabilizzata a circa 10 accessi mensili per utente, con tendenze differenti a seconda delle categorie di contenuti.

Mentre la pirateria di pubblicazioni è diminuita e quella musicale ha registrato un leggero aumento, i contenuti televisivi restano i più colpiti, rappresentando circa il 50% degli accessi piratati, con una media di cinque visite mensili per utente.

In alcuni Paesi, i tassi di pirateria sono inferiori alla media UE. Ad esempio, Italia (7,3 accessi), Germania (7,7) e Spagna (8,5) presentano livelli più bassi rispetto ad altri Stati membri. Tuttavia, il fenomeno rimane preoccupante, con lo streaming illegale come metodo predominante, in particolare per contenuti televisivi e film.

La pirateria IPTV (Internet Protocol Television), che consente l’accesso illegale a canali televisivi e servizi di streaming, è cresciuta del 10% nel 2023. Fino all’1% degli utenti internet nell’UE potrebbe essere abbonato a servizi IPTV non autorizzati, con una preferenza per l’utilizzo di computer fissi. Al contrario, musica e pubblicazioni piratate sono spesso consumate tramite dispositivi mobili.

Infografica_Online piracy in the EU

Questi i dati per tipo di contenuto:

  • Film: Accessi ridotti (0,71 per utente), con il 74% delle attività legate allo streaming. Un PIL pro capite più elevato e una maggiore disponibilità di offerte legali contribuiscono a ridurre la pirateria
  • Musica: In aumento (0,64 accessi per utente), con il ripping come metodo principale. Disuguaglianze di reddito e atteggiamenti tolleranti verso la pirateria incidono negativamente
  • Pubblicazioni: Stabile a 2,7 accessi per utente, con una netta prevalenza di download. I manga sono particolarmente soggetti a pirateria
  • Software: In crescita del 6% (0,88 accessi mensili per utente), con giochi mobili al centro dell’attività
  • Eventi sportivi live: Accessi in aumento (0,56 per utente nel 2023), influenzati da fattori socioeconomici come la disuguaglianza e il PIL

Lo studio identifica anche gli elementi che favoriscono la pirateria, tra cui la disuguaglianza di reddito, l’alta disoccupazione giovanile e una maggiore percentuale di popolazione giovane. Al contrario, un PIL pro capite più alto e una migliore conoscenza delle offerte legali sono associati a tassi inferiori.

Per combattere la pirateria, l’UE si affida a regolamenti, tecnologie di blocco e campagne di sensibilizzazione. In particolare, la Commissione europea ha adottato raccomandazioni per la lotta alla pirateria di eventi sportivi live e per favorire l’accesso a contenuti legali. L’EUIPO promuove inoltre l’uso di strumenti come Agorateka, che consente di individuare offerte digitali legali, mentre in Italia l’introduzione del Piracy Shield ha portato con sé anche diverse critiche e persino interruzioni di servizi che nulla hanno a che fare con la pirateria.