PMI del digitale in difficoltà per ritardi nei pagamenti dei progetti PNRR delle scuole
Uno dei pilastri su cui è fondato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è la transizione digitale. Per esempio con il bando Next Generation Classroom e Labs sono stati stanziati fondi per rinnovare e digitalizzare oltre 50 mila aule in più di 8 mila istituti scolastici. Le forniture, da quando si legge in un comunicato diffuso da Assintel-Confcommercio, sono arrivate nella maggior parte dei casi nei tempi stabiliti, ovvero entro l’estate scorsa.
Purtroppo però, denuncia l’associazione imprenditoriale, i gravi ritardi nei pagamenti e la confusione nelle procedure rischiano di compromettere la stabilità finanziaria delle imprese che hanno aderito, con conseguenza anche per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.
“Se non si interviene tempestivamente, il rischio è che centinaia di PMI italiane del digitale entrino in crisi, con conseguenze devastanti per il settore, per l’occupazione e per il progresso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. A lanciare l’allarme è Paola Generali, presidente di Assintel-Confcommercio.
“Come abbiamo già illustrato al Governo, afferma, le centinaia di PMI italiane che operano nel settore delle forniture digitali per le scuole si trovano in una situazione insostenibile. I ritardi nei pagamenti, che superano ormai i 150 giorni, e le difficoltà procedurali stanno mettendo a rischio la loro liquidità, danneggiando anche la credibilità nei confronti delle banche e dei fornitori. Questa situazione sta gravando sulle piccole e medie imprese, costrette ad anticipare l’IVA e ad affrontare costi bancari imprevisti, con il rischio di compromettere la loro solvibilità”.
“Assintel – incalza Generali – chiede al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dell’Istruzione di garantire che le nuove procedure semplificate per l’erogazione dei fondi vengano applicate con efficacia anche al bando Next Generation Classroom e Labs, senza ulteriori criticità. È fondamentale che vengano fornite indicazioni chiare alle scuole riguardo le tempistiche di pagamento e che queste siano in grado di emettere rapidamente i mandati di pagamento. Inoltre, le scuole devono essere informate sull’applicazione degli interessi di mora per i ritardi non imputabili ai fornitori. Infine, chiediamo l’istituzione di tavoli di confronto tra le istituzioni e gli attori coinvolti, per evitare che simili problematiche si ripetano in futuro”, conclude.