Tra le tante decisioni controverse che stanno caratterizzando i primi giorni del mandato di Donald Trump, c’è anche quella di sciogliere tutti i comitati consultivi del Department of Homeland Security (DHS), incluso il Cyber Safety Review Board (CSRB). Questa mossa ha suscitato forti critiche, soprattutto perché il CSRB stava indagando sulle intrusioni cibernetiche Salt Typhoon condotte da hacker cinesi contro le reti di telecomunicazione statunitensi.

Il senatore democratico Ron Wyden ha definito l’azione come un segnale di resa verso gli hacker cinesi, affermando che interrompere le indagini del CSRB rappresenta un regalo per le spie cinesi che hanno già colpito esponenti politici di alto livello, tra cui lo stesso Trump.

La crescente minaccia cyber cinese

Durante un’udienza del Comitato per la Sicurezza Interna della Camera dei Rappresentanti, esperti di cybersicurezza hanno sottolineato l’urgenza di rafforzare le difese contro avversari stranieri, con un focus particolare sulla Cina. Secondo Mark Montgomery, senior director del Center on Cyber and Technology Innovation, la Cina rappresenta infatti il più capace e opportunistico avversario cibernetico degli Stati Uniti.

A tal proposito, Montgomery ha evidenziato gli attacchi Volt Typhoon, durante i quali malware cinesi sono stati piazzati su infrastrutture critiche statunitensi, pronti a essere attivati per interrompere o distruggere i sistemi in momenti strategici.

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Queste operazioni sono descritte come preparativi per eventuali conflitti futuri, mirati a indebolire le capacità logistiche e militari americane. La Cina, infatti, potrebbe utilizzare tali tattiche per compromettere sistemi ferroviari, portuali e di aviazione in caso di escalation, come un’ipotetica invasione di Taiwan entro il 2027, obiettivo dichiarato dal presidente Xi Jinping.

Tra gli esperti convocati dal Congresso, Adam Meyers di CrowdStrike, Brandon Wales di SentinelOne e Kemba Walden del Paladin Global Institute hanno avvertito che la Cina sta preparando attacchi distruttivi contro le reti americane, dalle infrastrutture critiche alle aziende. Secondo Wales, gli Stati Uniti hanno solo due anni per prepararsi, data la possibilità che la Cina agisca militarmente contro Taiwan.

La dissoluzione dei comitati consultivi

La decisione di Trump nei confronti del DHS ha portato all’eliminazione di altri organi consultivi chiave, tra cui il Critical Infrastructure Partnership Advisory Council e il National Infrastructure Advisory Council. Un funzionario del DHS ha giustificato la decisione sostenendo che l’amministrazione non tollererà comitati che promuovano agende contrarie alla sicurezza nazionale o ai diritti costituzionali.

Tuttavia, questa mossa è vista da molti come un passo indietro nella protezione cibernetica degli Stati Uniti, proprio in un momento in cui la minaccia cinese è sempre più pressante.