5 tendenze per la Quality Assurance nel software (sì, c’è anche la IA…)

La Quality Assurance (QA) nel processo di sviluppo software rappresenta un insieme di pratiche e metodologie volte a garantire che il prodotto finale soddisfi elevati standard qualitativi. Il suo obiettivo principale è ridurre i difetti, migliorare l’affidabilità, garantire la sicurezza e ottimizzare l’esperienza utente.
Secondo UNGUESS, piattaforma italiana specializzata in crowdtesting per servizi digitali, nel 2025 la QA diventerà una necessità imprescindibile. Tecnologie avanzate, automazione e test predittivi renderanno il controllo qualità più rapido, continuo ed efficace. UNGUESS ha individuato le cinque principali tendenze che guideranno l’evoluzione della QA nel nuovo anno.
Intelligenza artificiale e automazione
Il mercato dell’automazione dei test cresce del 19% ogni anno e continuerà su questa traiettoria fino al 2027. Gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale offrono vantaggi significativi, permettendo di analizzare i dati dei test precedenti e identificare pattern utili per ottimizzare i test futuri. Tecnologie come il machine learning consentono di eseguire test più rapidamente e con maggiore precisione, riducendo tempi e costi di sviluppo.
Test continui in ambiente DevOps
Il 70% dei team DevOps ha già integrato test continui nei propri processi per migliorare la qualità del software. Questo approccio consente di individuare e correggere tempestivamente errori o inefficienze lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. Il controllo qualità non è più un’attività isolata, ma un impegno costante che coinvolge tutte le fasi, dalla progettazione al rilascio, fino alla manutenzione e al supporto post-lancio.
Test di sicurezza
Entro il 2025, il 62% delle aziende globali dovrà affrontare tentativi di hacking senza aver programmato adeguati test di sicurezza. I test di cybersecurity sono fondamentali per individuare le vulnerabilità prima che possano essere sfruttate da attacchi malevoli. La prevenzione è essenziale per ridurre il rischio di violazioni dei dati e per garantire la protezione delle informazioni sensibili degli utenti.
Test con utenti reali
Simulare scenari di utilizzo reale consente di migliorare l’esperienza utente del 45%. Il comportamento del software può variare significativamente quando interagisce con utenti in contesti differenti, rendendo indispensabile la raccolta di feedback in fase pre-lancio. Questi test aiutano a identificare problemi inaspettati e a ottimizzare l’usabilità del prodotto, riducendo il rischio di fallimenti post-rilascio.
Approccio predittivo e proattivo
La QA si sta spostando da un modello reattivo, basato sull’identificazione e correzione degli errori, a uno proattivo, mirato a prevenirli. Con l’adozione di modelli predittivi, si stima che i difetti del software possano essere ridotti del 38%. L’analisi dei dati e delle tendenze permette inoltre di anticipare potenziali problemi, migliorando la qualità del prodotto sin dalle fasi iniziali dello sviluppo.
Secondo Andrea Rotta, Head of Product di UNGUESS, l’implementazione di un sistema di Quality Assurance efficace deve coinvolgere l’intero ciclo di vita del software. Questo approccio olistico è cruciale per la creazione di prodotti affidabili, performanti e sicuri, contribuendo alla soddisfazione del cliente e al successo aziendale. La QA non è solo un insieme di tecniche, ma anche un elemento chiave per migliorare la cultura aziendale e garantire un’elevata qualità del software.