
DataCore Software acquisisce Arcastream e amplia la gamma di soluzioni per lo storage enterprise

DataCore Software ha annunciato l’acquisizione degli asset di Arcastream, società del gruppo Kalray specializzata nel file storage parallelo ad alte prestazioni. Con questa operazione, l’azienda arricchisce il proprio portafoglio di soluzioni, includendo la tecnologia Arcastream per soddisfare le esigenze della fascia più la fascia più esigente del mercato in termini di prestazioni, quella delle infrastrutture di high performance computing, ricerca medico scientifica, analytics avanzato e intelligenza artificiale.

Dave Zabrowski, CEO di DataCore Software
“La nostra missione è accelerare il percorso dei clienti, passando da un’infrastruttura tradizionale a una ibrida, che consenta di estendere dati e applicazioni dal data center all’edge e al cloud, e viceversa, attraverso la nostra strategia DataCore.Next”, afferma Dave Zabrowski, CEO di DataCore Software.
“Grazie all’acquisizione di Arcastream e della sua soluzione di file storage parallelo – prosegue – DataCore è ora in una posizione unica per supportare le organizzazioni nella gestione dei carichi di lavoro più complessi e intensivi, in ambiti quali l’intelligenza artificiale, il supercalcolo, la ricerca medica e i media. Questo amplia il nostro portafoglio, che ora include soluzioni di storage a blocchi, file e oggetti, progettate per supportare flussi di lavoro distribuiti tra ambienti core, edge e cloud.”
L’offerta Universal Storage Suite di DataCore
Fondata oltre 25 anni fa e con sede a Fort Lauderdale, in Florida, DataCore serve più di 10.000 clienti in tutto il mondo grazie alle sue soluzioni, brevetti e alla lunga esperienza nel campo della virtualizzazione dello storage. Il portafoglio di soluzioni attuale comprende:
- SANsymphony – soluzione di storage a blocchi software defined per applicazioni mission critical su dati strutturati;
- Swarm: soluzione di private cloud object storage S3 progettato per l’archiviazione di vastissimi dataset non strutturati, scalabile a piacimento e con una gestione avanzata dei metadati per consentire funzionalità di classificazione e ricerca;
- OpenEBS: per lo storage ad alte prestazioni per garantire la persistenza negli ambienti containerizzati, particolarmente indicato applicazioni stateful basate su Kubernetes;
- Arcastream: oggetto dell’ultima acquisizione Arcastream è il file system parallelo ad alte prestazioni per workload molto esigenti, in grado di gestire dati non strutturati e semi-strutturati assicurando prestazioni omogenee e costanti su vasta scala.
I dettagli dell’acquisizione
L’acquisizione non include solo la tecnologia e la proprietà intellettuale, ma tutti gli asset, inclusi il personale, i contratti e il canale dei partner. Gli 85 dipendenti di Arcastream – tra cui i fondatori Barry Evans e Ben Leaver – entreranno a far parte di DataCore, unendosi agli altri circa 300 dipendenti dell’azienda distribuiti in vari paesi. Il team di Arcastream è attualmente basato a High Wycombe, a circa 50 chilometri da Londra.
Più opportunità per i partner, vecchi e nuovi
Tra i principali partner di Arcastream figura Dell Technologies, che opera anche come OEM. Dell ha già una solida e consolidata relazione con DataCore. Zabrowski ritiene che questa acquisizione rafforzerà ulteriormente la partnership, semplificando la compatibilità tra le soluzioni delle due aziende e consentendo di proporre offerte congiunte per rispondere a gare che richiedono soluzioni diversificate, dall’archiviazione a lungo termine a quella ad alte prestazioni.
Per gli altri partner, esclusivi di una delle due aziende, è previsto un percorso di allineamento e formazione incrociata, che li metterà in grado di offrire l’intera gamma di soluzioni ai propri clienti. “Abbiamo l’opportunità di portare questo file system ad alte prestazioni ai nostri clienti storici e, allo stesso tempo, proporre le altre nostre soluzioni ai clienti di Arcastream. Prevedo numerose opportunità di cross-selling”, afferma Zabrowski.
Ci sono possibilità di espansione anche per nuovi partner in Italia? “Siamo sempre alla ricerca di nuove collaborazioni. L’ultimo trimestre in Italia è stato molto positivo per noi, quindi perché no?”, conclude.