Non solo Golfo d’America: Google cancella dal Calendario le date sgradite a Trump

Dopo l’annuncio di fine gennaio come conseguenza dell’ordine esecutivo di Dondald Trump, Google ha cambiato il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America per gli utenti statunitensi di Google Maps. Gli utenti messicani continueranno a visualizzare il nome Golfo del Messico, mentre a quelli nel resto del mondo saranno mostrate entrambe le alternative, seguendo una prassi che Google adotta da tempo in caso di luoghi i cui nomi variano da un Paese all’altro.
Se però questo cambio di denominazione è stato dettato da motivi legali (Golfo d’America è ora il nome ufficiale negli USA) e tecnici (Google ricava gli indirizzi da servizi pubblici a cui è stato ordinato di cambiare il nome), ben diversa e molto più discutibile è stata un’altra recente decisione di Google, che come ha riportato The Verge ha deciso di rimuovere il Pride Month, il Black History Month, l’Holocaust Remembrance Day e altri eventi culturali da Google Calendar.
Secondo l’azienda, la gestione manuale di queste ricorrenze era diventata insostenibile e d’ora in avanti il calendario mostrerà solo festività pubbliche e celebrazioni nazionali ufficiali fornite da timeanddate.com, mentre gli utenti potranno aggiungere manualmente altre date di loro interesse.
La decisione di Google ha scatenato inevitabilmente forti reazioni, in particolare per la sua coincidenza con il cambiamento di rotta dell’amministrazione Trump nei confronti delle politiche sulla diversità e l’inclusione (DEI) a difesa delle minoranze. Molti vedono proprio in queste mosse di Google un segnale di allineamento aziendale con la nuova politica trumpiane e, come era prevedibile, la rimozione dal calendario di Google di ricorrenze come il Pride Month e il Black History Month ha suscitato critiche da parte di attivisti e utenti.
Cathy Renna, direttrice della comunicazione del National LGBTQ Task Force Action Fund, ha dichiarato a Newsweek che Google sta cedendo agli attacchi pregiudiziali e discriminatori dell’amministrazione Trump. “Google si troverà dalla parte sbagliata della storia per questa e per tutte le altre azioni che si piegano all’estremismo dell’amministrazione Trump. Le persone imparziali che comprendono la realtà e il valore della diversità staranno dalla parte di quelle aziende che non cederanno all’odio e all’esclusione”, ha commentato Renna.
Inoltre, sui forum di supporto di Google diversi utenti, anche con veri e propri insulti, hanno accusato l’azienda di piegarsi alla nuova amministrazione, sebbene, come già specificato, Google Calendar consenta comunque agli utenti di personalizzare il proprio calendario e aggiungere manualmente gli eventi rimossi.