I microstock cercano la spontaneità nelle foto da smartphone
Chi lavora in campo creativo conosce bene i servizi di microstock. Sono agenzie fotografiche che vendono a basso costo fotografie e immagini royalty-free da utilizzare per presentazioni e comunicazione aziendale, ma sempre più spesso impiegate anche in vere e proprie campagne pubblicitarie.
Dopo una fase inziale in cui per creare un catalogo hanno accettato immagini di (quasi) ogni qualità e provenienza, i principali servizi di microstock hanno cominciato a imporre ai fotografi che intendevano vendere le proprie opere delle limitazioni di qualità tecnica, tra cui risoluzione, esposizione e messa a fuoco. Tra le altre cose, molti richiedevano che la fotografia fosse stata scattata con una macchina fotografica Reflex o comunque di qualità professionale. Gli smartphone erano pressoché banditi.
Fotolia, uno dei più importanti servizi di microstock recentemente acquisita da Adobe, inverte la tendenza con l’introduzione di una collezione speciale composta unicamente da fotografie “istantanee” realizzate tassativamente con uno smartphone attraverso l’app dedicata Fotolia Instant per iPhone o Android.
È evidente che qualcosa di importante sta cambiando nel mondo della fotografia, ma anche nel pubblico. Grazie ai social network siamo sempre più esposti a immagini scattate da amici e conoscenti che magari non hanno una qualità tecnica eccelsa, ma hanno spesso una caratteristica in comune: grazie al fatto che lo smartphone è sempre nelle nostre tasche, hanno saputo cogliere un attimo irripetibile e catturarlo in modo spontaneo e naturale.
È evidente che qualcosa di importante sta cambiando nel mondo della fotografia, ma anche nel pubblico.
Anche per questo, tra le raccomandazioni date ai fotografi, Fotolia consiglia di non ritoccare o alterare le immagini con filtri ed effetti speciali, tanto in voga per esempio su Instagram, per aumentare le possibilità di vendita.
Un altro aspetto interessante dell’app Fotolia Instant è che dispone di una funzione per gestire automaticamente la sottoscrizione di liberatorie (tutti i soggetti riconoscibili devono dare il loro consenso alla riproduzione e vendita della foto).
Va anche detto che la qualità dei sensori e delle ottiche utilizzati sugli smartphone, seppure ancor lontana da quella delle apparecchiature professionali, ha fatto negli ultimi anni balzi da gigante. Tanto che Apple ha creato sul suo sito una raccolta di fotografie di grande impatto e qualità complessiva realizzate da fotografi di tutto il mondo utilizzando solo un iPhone, e sta pure facendo una campagna di affissioni in grande formato utilizzando esclusivamente le foto della collezione.