Da Microsoft nuovi prodotti e servizi per il mondo IT

Da Microsoft nuovi prodotti e servizi per il mondo IT
Ecco le novità presentate da Microsoft a Chicago nell’ambito della prima edizione di IGNITE.

Microsoft ha comunicato le tematiche che saranno discusse nella prima edizione di IGNITE, l’evento che si svolge proprio questa settimana dal 4 all’8 Maggio a Chicago e che coinvolgerà circa 23.000 persone da tutto il mondo, con approfondimenti sugli IT professional e sulle tecnologie utili per guidare la trasformazione digitale delle aziende in un’epoca “mobile first, cloud first”.

Nel corso dell’evento Microsoft annuncerà (e in parte ha già annunciato) nuovi prodotti e nuovi servizi dedicati ai professionisti del mondo IT e a chi deve gestire la propria azienda in questa era di enterprise computing. Eccoli nel dettaglio.

Personal Computing

Aggiornamento Windows per il mondo Business: una nuova opzione per la gestione di Windows 10 per avere device sempre aggiornati con le ultime patch e gli aggiornamenti per la sicurezza.

System Center Configuration Manager per la gestione di Windows 10: nuova technical preview che offre agli IT pro strumenti per implementare, aggiornare, gestire e mantenere sicuro Windows 10.

Nuova produttività

Office 2016: da oggi è disponibile la public preview che integra funzionalità di co-authoring real-time alle applicazioni desktop di Office utilizzate da oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo.

Broadcast Skype for Business: un servizio lanciato proprio oggi che consente di trasmettere meeting a un pubblico fino a 10.000 persone, sfruttando Azure Media Services per lo streaming audio, video e la proiezione di presentazioni PowerPoint, Bing Pulse per il sentiment tracking e Yammer per le conversazioni del pubblico.

SharePoint Server 2016: disponibile in preview nei prossimi mesi, offrirà nuove funzionalità in termini di user experience, compliance e reportistica. La nuova versione fornisce agli utenti on-premises accesso a funzionalità cloud grazie ad implementazioni ibride di Office 365.

Exchange Server 2016: disponibile nei prossimi mesi in versione preview, il nuovo servizio offrirà feature aggiornate in termini di collaborazione, ricerca intelligente, eDiscovery.

Intelligent Cloud

Nuova generazione di Cloud Ibrido: Microsoft Azure Stack porta la user experience di Azure e le funzionalità IaaS e PaaS nei Datacenter delle aziende, consentendo di integrare applicazioni enterprise con servizi moderni e distribuiti. Da oggi è disponibile anche la Microsoft Operations Management Suite (OMS), una soluzione cloud-based che estende le funzionalità di System Center per la gestione attraverso qualsiasi cloud ibrida, incluso Azure e le piattaforme cloud di terzi come Amazon Web Services, Windows Server, Linux, VMware e OpenStack.

SQL Server 2016: disponibile in versione preview nel corso dell’estate, si candida a diventare una piattaforma database e analytics in grado di offrire performance evolute per applicazioni mission-critical e insight approfonditi su qualsiasi dato on-premises e cloud. Tra le funzionalità più importanti si segnalano nuove tecnologie in-memory ottimizzate con analytics real-time, nuove tecnologie di sicurezza e crittografia, analytics avanzati con R language e strumenti di Business Intelligence mobile per dati on-premises.

Microsoft Advanced Threat Analytics (ATA): disponibile in versione preview, si tratta di una nuova tecnologia per identificare falle di sicurezze e minacce, facendo leva su analisi comportamentali e machine learning.

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Hololens in pratica: la realtà aumentata è più concreta

Hololens in pratica: la realtà aumentata è più concreta
Le finestre di Windows 10 sui muri di casa, un robot con Raspberry Pi 2 che evita gli ostacoli senza bisogno di sensori e altre nuove applicazioni alla Microsoft Build 2015

Con la Build Developer Conference 2015, l’azienda guidata da Satya Nadella ha cercato con decisione di convincere gli sviluppatori a occuparsi della sua piattaforma di realtà aumentata.
Lo ha fatto con alcune dimostrazioni interessanti di applicazioni pratiche degli occhiali Hololens, ma soprattutto spiegando qual’è la connotazione che Microsoft vuol dare a una tecnologia verso la quale sono in tanti a muoversi in ordine sparso.
Il rischio è di svelare le carte con troppo anticipo, ovvero di mostrare i limiti di una soluzione acerba, come è avvenuto con i Glass di Google. Microsoft, inoltre, dovrà confrontarsi in ambito ludico con il Project Morpheus di Sony, mentre in ambito professionale se la vedrà con applicazioni già in uso basate su Epson Moverio e simili.
L’approccio del colosso di Redmond è un punto di equilibrio tra le diverse tecnologie concorrenti. Gli Hololens sono trasparenti ma, diversamente dai Glass, permettono di proiettare le immagini su tutto il campo visivo dell’osservatore. In questo modo la realtà virtuale si sovrappone e si fonde completamente con l’osservazione reale. Inoltre sono autonomi. Hanno infatti una batteria, un processore abbastanza potente da gestire il 3D e interpretare i gesti in tempo reale e uno spazio di archiviazione in cui trova posto una versione mobile di Windows 10. Il tutto montato su uno chassis che non avrà la leggerezza dei Glass ma nemmeno l’effetto casco integrale di un Oculus Rift o del Morpheus.

hololens

Windows che arreda

La piattaforma Windows Holographic è il cuore del sistema. Gli occhiali percepiscono l’ambiente circostante costruendone una mappa virtuale, attraverso la quale il sistema proietta parti dell’interfaccia di Windows 10 in modo che sembrino appoggiate alle pareti della stanza. Oggetti tridimensionali possono essere materializzati sui tavoli, e singole applicazioni funzioneranno in finestre appese come quadri. I comandi si danno a gesti, con modalità direttamente derivate dal sistema Kinect, e gli elementi possono essere riposizionati e ridimensionati creando il proprio ambiente virtuale personalizzato. Se ci si sposta in un’altra stanza basterà un comando vocale per farci seguire dall’applicazione, che ci verrà dietro come un cagnolino per poi essere riposizionata nel nuovo ambiente. È possibile creare una finestra in cui guardare un filmato o aprire una videochiamata con skype come se fossero grandi schermi fisici dedicati. Se tutto funzionasse a dovere sarebbe davvero un sogno per amanti della fantascienza. In realtà molto dipenderà dalla risoluzione, che non è stata comunicata, e dalla reattività complessiva del sistema, sottoposto a calcoli molto impegnativi per le sue piccole dimensioni. Ci vorranno poi le applicazioni dedicate, che se l’hardware funzionasse a dovere non dovrebbero comunque tardare. Qualcosa in questo senso si è visto alla Build Conference.

Più per lavoro che per gioco

Finora di Hololens si era parlato più che altro come una soluzione di home entertainment, ideale accessorio dell’Xbox, ma nell’evento dedicato agli sviluppatori sono venute fuori mire più ambiziose. Una dimostrazione ha riguardato un semplice robot su ruote comandato da una scheda Raspberry Pi 2 da poche decine di euro, su cui era installato Windows 10. Il nuovo sistema Microsoft è infatti una condizione indispensabile per interagire con gli Hololens, che adottano lo stesso OS. Indossando gli occhiali, sul robot compare l’ologramma di un androide pronto a rispondere ai comandi. Sarà quindi possibile programmarne i movimenti direttamente dall’Hololens. Inoltre il robot si avvantaggerà della mappatura dell’ambiente circostante, effettuata dagli occhiali, e potrà evitare autonomamente gli ostacoli pur non avendo sensori a bordo.
Questo vuol dire che la piattaforma può gestire una nuova generazione di oggetti intelligenti e droni molto economici, oppure controllare macchinari in uno stabilimento produttivo.

hololens 3d body

Architettura e medicina

Altre applicazioni mostrate all’evento hanno riguardato due ambiti in cui l’applicazione della realtà aumentata potrebbe rappresentare una vera svolta.
Microsoft ha infatti mostrato un modello 3D dell’interno di un corpo umano, da osservare e ruotare con i gesti, separando i singoli organi e ingrandendo i dettagli. Lo scopo era simulare una lezione di anatomia per studenti di medicina, ma in prospettiva potrebbe servire al chirurgo per avere un’immagine tridimensionale del paziente da analizzare prima e durante un’operazione.
Del resto non sarebbe la prima volta che la tecnologia Microsoft entra in sala operatoria.
L’ultima applicazione mostrata è forse quella più matura, nata da una collaborazione con Trimble, azienda che sviluppa soluzioni per l’architettura. Si tratta di usare gli occhiali olografici per mostrare sul posto gli effetti di un progetto architettonico, e di condividere modelli tridimensionali in modo decisamente più coinvolgente di quanto non sarebbe possibile con uno schermo o uno stampo in plastica.

https://youtube.com/watch?v=kXVW4sUsh3A

Il demo del progetto in partnership con Trimble

Il pericolo dell’effetto ‘eterna promessa’

A dire il vero, malgrado le demo indubbiamente affascinanti, al momento di Hololens si sa ben poco. Non c’è, ad esempio, una data di lancio, anche se non dovrebbe distare troppo da quella di Windows 10. Non si sa niente nemmeno del prezzo, che è sicuramente una discriminate importante per garantirne la diffusione. Di certo si vedrà qualcosa di più all’E3 di giugno, anche se in campo prettamente ludico. Il rischio, che speriamo Microsoft sappia evitare, è che anche questo progetto faccia la fine di Kinect, ovvero una intrigante promessa e una divertente applicazione per intrattenere i ragazzi, che solo ora, a cinque anni dal lancio, comincia a essere percepito come uno strumento veramente utile.

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