IBM ha annunciato oggi un accordo con Ionic per associare le funzionalità di progettazione di app “drag-and-drop” alla piattaforma IBM MobileFirst. Ora anche gli utenti senza specifiche competenze di sviluppo software possono, in pochi minuti, realizzare prototipi di app pronte per essere introdotte in azienda e beneficiare della tecnologia open source per accelerare ulteriormente l’espansione del portafoglio di app mobile.

Un risultato molto importante, visto che nel 2017 il 100 percento delle app per le linee di business in funzioni a contatto con i clienti e il 75 percento delle app per linee di business in funzioni rivolte all’interno dell’azienda saranno destinate alla fruizione “mobile first”.

IBM si è rivolta a Ionic perché questa azienda offre strumenti che consentono di creare e pubblicare app altamente interattive in un ambiente di visualizzazione intuitivo compatibile con diverse piattaforme mobile. “L’alleanza con IBM porta un vantaggio ai nostri clienti ampliando l’interazione con gli utenti delle imprese, che non necessitano di un background tecnico per accedere alle funzionalità di integrazione e garanzia di qualità necessarie per sviluppare app di alto livello. Con quasi un milione di sviluppatori che utilizzano Ionic, abbiamo una base di utenti in rapida espansione, che comprendono il valore degli standard aperti per aumentare la velocità di innovazione nel mobile” ha dichiarato Max Lynch, co-fondatore e CEO di Ionic.

Con questo accordo gli utenti potranno rispondere meglio alle esigenze di business e smaltire rapidamente i pesanti carichi di lavoro arretrati di app, mentre gli analisti aziendali e i responsabili delle linee di business, inclusi quelli delle divisioni finanza, risorse umane e marketing, possono usare Ionic Creator per guidare l’ideazione iniziale delle app.

Possono inoltre collaborare con team di sviluppatori esperti, che prendono il prototipo e integrano facilmente l’app nei sistemi esistenti e nell’infrastruttura IT, per poi rilasciarla agli utenti finali con la piattaforma IBM MobileFirst. Questa aiuta a creare app che integrano i dati derivati dai sistemi aziendali ed è ottimizzata per lo sviluppo nativo, HTML5 e ibrido o per qualsiasi combinazione di questi approcci.

Promuovendo le strategie di trasformazione digitale dei clienti, il portafoglio di soluzioni IBM MobileFirst può essere integrato nell’ambito di una soluzione di cloud ibrido, che combina elementi di cloud pubblico e privato con la flessibilità di poter scegliere e cambiare ambienti, dati e servizi, secondo necessità. I clienti possono creare applicazioni e servizi, continuando a mantenere visibilità operativa, controllo e sicurezza.

Secondo Angel Diaz, vice president, cloud architecture and technology di IBM, “questo accordo permette alle imprese di espandere rapidamente i portafogli di app e di beneficiare di standard aperti per consentire agli sviluppatori di rendere le app sicure, integrate e facili da gestire”.