Record di adozione per iOS 9

Record di adozione per iOS 9
Il lancio di iOS 9 non è stato esente da problemi, ma la percentuale di utenti che ha scaricato il nuovo sistema operativo di Apple è la più alta di sempre.

Con un comunicato stampa ufficiale rilasciato nelle scorse ore, Apple ha annunciato i dettagli di lancio di iPhone 6S e iPhone 6S Plus e anche il record di adozione di iOS 9, rilasciato lo scorso mercoledì non senza qualche problema di download e installazione. “Il riscontro dei clienti sugli iPhone 6S e iPhone 6S Plus è stato incredibilmente positivo; non vediamo l’ora di mettere a disposizione dei nostri clienti gli iPhone più evoluti di sempre a partire da questo venerdì” ha dichiarato Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple.

Schiller ha anche annunciato che iOS 9 ha iniziato alla grande e si avvia ad essere scaricato dal numero maggiore di utenti rispetto a qualsiasi altro rilascio software nella storia di Apple. L’ultimo sistema operativo di iPhone e iPad, di cui abbiamo parlato diffusamente in questo speciale di alcuni giorni fa, è già installato infatti su oltre il 50% dei dispositivi in circolazione, diventando così la versione iOS con l’adozione più rapida di sempre.

Ricordiamo inoltre che la velocità di adozione di iOS 9 era già stata rilevata in altissime percentuali già nelle primissime ore di disponibilità del 16 settembre, con gli utenti italiani che sono stati tra i primissimi e i più veloci ad aggiornare al nuovo sistema operativo.

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Per quanto riguarda la stabilità e i primi bug riscontrati dagli early adopter di iOS 9, i pareri sono piuttosto discordanti. C’è chi ha riscontrato qualche lag e rallentamento anche su iPhone 6 e iPad Air 2 ( i due device iOS più performanti al momento), chi invece ha notato un sensibile miglioramento generale sui dispositivi più “anziani”, chi ancora ha sperimentato problemi con Siri (attivazione di una chiamata telefonica senza volere) e chi con le notifiche di WhatsApp.

Conscia di questi e altri problemi, Apple ha già rilasciato iOS 9.1 in versione beta e non mancherà molto prima della disponibilità globale di questo aggiornamento. Dove invece iOS 9 sembra aver messo d’accordo tutti è nella risoluzione di un grave bug di AirDrop presente in iOS 8.4.1. Si tratta di una vulnerabilità che rende possibile inviare un’app malevola a un utente proprio tramite AirDrop, installando l’applicazione sul dispositivo della vittima anche al posto di app di serie, come per esempio quella telefono o Mail.

Per quanto riguarda invece i nuovi iPhone, il comunicato di Apple dichiara che dalle ore 8 di venerdì 25 settembre iPhone 6S e iPhone 6S Plus saranno disponibili nei primi Paesi di distribuzione scelti da Apple, ovvero USA, Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Nuova Zelanda, Puerto Rico, Regno Unito e Singapore. L’Italia farà invece parte della seconda ondata distributiva, sebbene al momento di scrivere manchino ancora dettagli ufficiali sul giorno preciso e sui prezzi.

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Sono “gabbie di luce” i primi prototipi di computer quantistici

Sono “gabbie di luce” i primi prototipi di computer quantistici
Secondo quanto riportato dall’Ansa, presso l’Università di Ulm, in Germania, sono stati realizzati simulatori che potrebbero essere alla base dei futuri computer quantistici

Mancano almeno dieci anni per la realizzazione di un computer quantistico, ma dalla Germania arriva una notizia che potrebbe rappresentare un passo avanti in questa direzione. Come riporta l’Ansa, infatti, i ricercatori del Centre for Integrated Quantum Science and Technology (IQST) dell’Università di Ulm, hanno elaborato un prototipo che potrebbe essere alla base dei futuri computer quantistici.

In particolare, i ricercatori hanno creato dei simulatori all’interno dei quali vengono studiate le proprietà dei materiali osservando il loro comportamento e il modo in cui interagiscono. I prototipi sono paragonabili a “gabbie di luce realizzate con potenti laser”, ha spiegato all’Ansa Tommaso Calarco, responsabile dell’IQST.

I computer quantistici: una sfida e un’opportunità

All’interno dei computer tradizionali le operazioni di calcolo vengono eseguite sulla base dei bit, che possono assumere solo due valori, identificati convenzionalmente come 0 e 1. I computer quantistici utilizzano i “qubit”, che possono assumere più valori contemporaneamente e il cui comportamento segue le leggi della meccanica quantistica. Il vantaggio dei qubit è che ampliano le possibilità di codifica delle informazioni e della loro elaborazione, offrendo una potenza di calcolo enormemente superiore rispetto a quella disponibile finora.

Tuttavia, allo stato attuale i problemi pratici da risolvere prima di avere un vero computer quantistico sono molti. Tra le questioni aperte ci sono, per esempio, le necessità di raffreddamento dei sistemi basati sui qubit e il fatto che non è ancora completamente acquisita la capacità di controllare e manipolare gli atomi, problematica all’interno della quale l’annuncio dei ricercatori dell’IQST potrebbe rappresentare un passo avanti.

Le potenzialità dei computer quantistici sono riconosciute all’interno dell’industria, tanto che i due colossi IBM e Intel stanno investendo nella ricerca sull’elaborazione quantistica.

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