Lo stato di Internet nel secondo trimestre del 2015
Akamai Technologies ha pubblicato oggi il suo nuovo rapporto sullo stato di Internet relativo al secondo trimestre 2015 basato sui dati raccolti attraverso la Akamai Intelligent Platform. Il report fornisce statistiche globali relative alla velocità delle connessioni e all’adozione della banda larga, su interruzioni di internet rilevanti, sullo stato di IPv4 e sull’adozione di IPv6.
Da aprile a fine giugno di quest’anno la velocità media globale di connessione è aumentata del 3,5% a 5,1 Mbps. La variazione sul trimestre precedente è stata positiva per i primi dieci Paesi con l’eccezione della Corea del Sud, scesa del 2,1% a 23,1 Mbps. Il trimestre ha visto sette Paesi europei nella lista dei primi 10: Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Norvegia, Lettonia, Finlandia e Repubblica Ceca rispettivamente nelle posizioni dalla quarta alla decima.
Tutti i Paesi europei considerati hanno anche in questo periodo superato la soglia convenzionale dei 4 Mbps di velocità di connessione media, mentre 17 hanno superato la soglia dei 10 Mbps (Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Norvegia, Finlandia, Rep. Ceca, Danimarca, Romania, Belgio, Regno Unito, Irlanda, Austria, Germania, Portogallo, Slovacchia, Ungheria e Polonia). La Svezia ha riconquistato la prima posizione con 16,1 Mbps, in crescita del 1,6% sul trimestre precedente.
Anche le variazioni anno su anno sono state positive per l’Europa, evidenziando un continuo miglioramento della connettività Internet. La Norvegia è il Paese che ha mostrato il progresso maggiore (+38%) e altre sei nazioni hanno mostrato incrementi superiori al 20%: Slovacchia +34%, Portogallo +31%, Finlandia +27%, Polonia + 25%, Spagna +22%, Germania + 21%.
L’Italia non compare invece ai primi posti, piazzandosi anzi alla 54esima posizione a livello mondiale e alla 23esima tra i paesi di area EMEA, con una velocità media di connessione che si attesta a 6,4 Mbps. Un numero che rappresenta comunque un aumento del 4,1% rispetto al trimestre precedente (Q1 2015) e del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Q2 2014).
Passando invece alle velocità di picco su scala globale, si è assistito a un aumento del 12% con una media di 32,5 Mbps. In Europa nove Paesi hanno evidenziato un declino variabile tra 0,2% in Slovacchia e 3,7% in Norvegia, compensato da un aumento negli altri Paesi, dallo 0,5% della Finlandia al 7,1% del Belgio. In nove dei Paesi esaminati la velocità media di picco è stata superiore a 50 Mbps, con la Romania a guidare per la prima volta il gruppo grazie ai suoi 72,1 Mbps. Il picco di velocità media di connessione in Italia è stato invece pari al 30,2 Mbps e si tratta del penultimo posto in area EMEA e del 69° posto a livello globale.