Acronis e ID Quantique insieme per la crittografia quantistica

sicurezza aziendale
Acronis annuncia un’importante partnership per aiutare le aziende a proteggere i dati all’esterno dei firewall e sui dispositivi mobili.

Acronis e ID Quantique, azienda specializzata in soluzioni di crittografia quantistica di sicurezza, hanno oggi annunciato una partnership per aiutare le aziende nella protezione da future minacce alla sicurezza, con soluzioni che sfruttano i progressi delle tecniche di decrittazione e dell’informatica quantistica.

Acronis lavorerà a stretto contatto di ID Quantique per portare le funzionalità di crittografia quantistica di sicurezza alle proprie soluzioni cloud, diventando così la prima azienda in assoluto a offrire un servizio di questo tipo. Scopo di questa partnership è soprattutto sviluppare funzionalità che aiuteranno le aziende a proteggere la crescente quantità di dati che si trova al di fuori del firewall locale e sui diversi dispositivi mobili, impedendo allo stesso tempo ad utenti non autorizzati l’accesso alle informazioni sia in transito, sia nel cloud.

L’alleanza tra le due società si spiega anche per il fatto che sempre più aziende utilizzano il cloud per eseguire backup e attività di ripristino e recupero dei loro dati; ecco allora che rendere protette la privacy e la sicurezza dei dati diventa un requisito fondamentale per l’adozione di tali soluzioni. Molti IT manager e professionisti della sicurezza nutrono ancora serie preoccupazioni riguardo la sicurezza e la privacy dei dati nel cloud, come mostra anche una recente indagine di Cloud Security Alliance che ha riscontrato come oltre il 73% dei professionisti IT sia preoccupato circa la sicurezza dei dati soprattutto quando si parla di cloud.

Acronis e ID Quantique faranno leva sulla crittografia quantistica perché fornisca potenziate capacità di sicurezza 

Preoccupazioni non certo campate in aria visto che le soluzioni di sicurezza oggi disponibili non riescono a tenere il passo degli hacker come riesce invece a fare l’informatica quantistica. L’Agenzia di Sicurezza Nazionale (NSA) degli USA ha recentemente avvisato le agenzie e le imprese americane che tutte le email, le cartelle cliniche e finanziarie e tutte le transazioni online saranno presto vulnerabili, annunciando di conseguenza progetti riguardanti il trasferimento di algoritmi resistenti alla computazione quantistica per una maggiore protezione futura.

Acronis e ID Quantique faranno leva sulla crittografia quantistica di sicurezza perché fornisca potenziate capacità di sicurezza alle soluzioni di protezione dei dati già offerte dalla piattaforma Acronis Cloud. La partnership si muoverà in tre direzioni principali cominciando dalla crittografia resistente a ogni possibile decrittazione, grazie alla quale i dati dei clienti presenti nel cloud di Acronis saranno al sicuro da future minacce informatiche, sfruttando la più avanzata tecnologia di crittografia per trasferimento dei dati da e ai centri Acronis.

La distribuzione quantistica delle chiavi, nota anche come crittografia quantistica, fornisce sicurezza anche in futuro per il backbone che collega i centri dati di Acronis in tutto il mondo, mentre i generatori quantistici di numeri casuali produrranno chiavi di alta qualità, alta entropia e alta sicurezza per gli utenti, in modo da aiutare a prevenire gli accessi non autorizzati ai dati sotto la protezione di Acronis.

“L’informatica quantistica si apre ad un nuovo mondo di minacce alla sicurezza informatica che le aziende non possono ignorare, specialmente quelle che gestiscono sempre più operazioni IT, come la protezione dei dati su cloud” ha dichiarato Serguei Beloussov, Co-Fondatore e CEO di Acronis. Gli ha fatto eco il CEO di ID Quantique Gregoire Ribordy, secondo il quale “gli approcci di sicurezza quantistica sono essenziali per garantire la sicurezza a lungo termine dei dati. Questo tipo di soluzione diventerà lo standard richiesto per il cloud e Acronis, come primo a muoversi in questa direzione, ne trarrà un grande vantaggio.”

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Google rinnova la gamma Nexus e il Chromecast

Google rinnova la gamma Nexus e il Chromecast
Da Google sono in arrivo due nuovi smartphone Android e due nuove “chiavette” per lo streaming di contenuti multimediali.

Oltre al tablet Pixel C di cui abbiamo parlato in questa news, all’evento californiano di ieri Google ha presentato altri quattro prodotti, ovvero due nuovi smartphone Android della gamma Nexus e due nuove Chromecast.

Il top di gamma che andrà a sostituire il poco fortunato Nexus 6 realizzato da Motorola è il Nexus 6P costruito da Huawei, che ricordiamo essere il terzo produttore di smartphone al mondo dopo Samsung e Apple. Per l’occasione Google ha voluto un device di fascia alta in grado di competere al meglio con i top di gamma degli altri produttori, partendo dal design elegante con scocca unibody interamente in metallo (la prima volta per un device Nexus), vetro protettivo Gorilla Glass 4 e un leggero ispessimento della parte posteriore dove è localizzata la fotocamera.

Che il Nexus 6P sia uno smartphone (o meglio un phablet) ai massimi livelli lo si capisce sia dal display AMOLED da 5,7” con risoluzione WQHD di 2560 x 1440 pixel, sia dai 3 GB di RAM e dal processore Qualcomm Snapdragon 810 in versione 2.1 per evitare i problemi di surriscaldamento della prima versione, il tutto tutto in soli 178 grammi di peso. Da segnalare, oltre naturalmente ad Android 6.0 Marshmallow come sistema operativo, anche un doppio speaker frontale, la presa USB Type-C, la batteria da 3.450 mAh e il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali posto sul retro del telefono.

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Sul versante fotografico Huawei ha integrato un modulo Sony da 12,3 MP con pixel da 1.55 micrometri e apertura F2.0, doppio flash LED, autofocus Laser, registrazione video in 4K e raffica da 30fps con creazione automatica di GIF e video fino a 240fps. Per quanto riguarda i prezzi, il Nexus 6P è ora in pre-order sullo store USA di Google a 499, 549 e 649 dollari rispettivamente per le versioni da 32, 64 e 128 GB, mentre attendiamo ancora di conoscere i prezzi italiani in euro.

Il Nexus 5X è invece uno smartphone di fascia medio-alta prodotto da LG (già “autrice” del Nexus 5) che arriverà in Italia a partire dal 19 ottobre a partire da 479 euro. Si tratta di un device Android 6.0 Marshmallow con display IPS Full HD da 5.2’’ e tecnologia In-Cell Touch, mentre per il processore si è optato per uno Snapdragon 808 affiancato da 2 GB di RAM, con i tagli di memoria interna da 16 o 32 GB.

Lo spessore di 7,9 mm abbinato al peso di 136 grammi ne fanno uno smartphone sicuramente interessante, così come il modulo fotografico da 12,3 Megapixel, il connettore USB Type-C, il lettore di impronte digitali posto sul retro e la batteria da 2.700 mAh. Se negli USA il Nexus 5X è già prenotabile ora a 379 e 429 dollari per le versioni da 16 e 32 GB, in Italia il prezzo di 479 euro per la versione da 16 GB è davvero alto, soprattutto se pensiamo a quanti smartphone più potenti e appetibili ci siano oggi sul mercato a questo prezzo.

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Spazio infine alle due nuove versioni di Chromecast (foto sopra) destinate a succedere alla prima versione di grande successo (oltre 20 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo). La chiavetta HDMI che permetteva lo streaming di contenuti video a un TV non smart direttamente da smartphone, tablet o PC ha lasciato il posto a un nuovo design rotondeggiante e a due diversi modelli disponibili entrambi da oggi a 39 euro.

Il primo con uscita HDMI è orientato allo streaming video, mentre il secondo (Chromecast Audio) è provvisto di uscita ottica digitale ed è dedicato alla fruizione dell’audio in streaming con anche funzione multiroom (questa però arriverà a fine anno).

L’aspetto più interessante del Chromecast di seconda generazione è il nuovo chip Wi-Fi 802.11ac, che assieme alla nuova disposizione interna delle antenne promette una maggiore velocità di aggancio dello stream. Da segnalare anche il supporto a Spotify e la possibilità di utilizzare lo smartphpone (iPhone compreso) come controller per giochi che vengono inviati in streaming dello smartphone stesso allo schermo.

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