Sarà completato entro il 2016 il lavoro d’incrocio tra i dati relativi ai percorsi formativi e quelli d’ingresso nel mondo del lavoro. L’annuncio arriva da San Francisco, dov’è in corso l’Oracle Open World 2015.

È Daniele Lunetta, dirigente dei sistemi informativi del Ministero del Lavoro, a spiegarlo. Assieme a lui, negli States, c’è Grazia Strano, direttore generale del ministero del Lavoro per l’innovazione tecnologica.

Studio e lavoro, big data tra ministeri

Si consolida, dunque, l’integrazione tra i dati del ministro dell’Istruzione e quello in mano al ministro Giuliano Poletti. «L’obiettivo – spiega Lunetta – è quello d’integrare le informazioni tra ministeri così da poter dar vita a una valutazione qualitativa che incroci le scelte scolastiche con gli sbocchi lavorativi».

Un passo in avanti, dunque, rispetto al matching quantitativo finalizzato ad analizzare quali sono i percorsi formativi premiati dal mondo del lavoro. Il tutto anche in vista della creazione dell’agenzia unica del lavoro, prevista dal Jobs Act per l’anno prossimo.

Da Cliclavoro il polso di chi cerca occupazione

La tecnologia offerta da Oracle sta aiutando concretamente la pubblica amministrazione a gestire i dati. Vale per quelli raccolti tramite cliclavoro.gov.it, il portale della rete avviato nel 2008.

Registrandosi, infatti, è possibile accedere a diversi servizi, dall’inserimento dei curricula vitae all’utilizzo di un’area dedicata ai messaggi, dall’invio e ricezione delle proposte di candidature, fino all’ottenimento di informazioni personalizzate in linea con il proprio profilo ed esigenze.

Umanisti occupati nel terziario

Dai dati in possesso al ministero del lavoro arriva anche la conferma della divaricazione tra lauree umanistiche e primo impiego. «Molti laureati in materie umanistiche – spiega Lunetta – trovano occupazione nel settore turistico e, più in generale, in quello terziario». Se da una parte, dunque, le facoltà umanistiche confermano di avere in Italia pochi sbocchi lavoratori, dall’altra parte si segnala la disponibilità da parte dei giovani laureati di mettersi in gioco per cogliere opportunità lavorative.