Sarebbe dovuto arrivare sul mercato a settembre, ma alla fine Microsoft ne ha posticipato l’uscita. Stiamo parlando del Surface Hub, un computer all-in-one con schermo widescreen sviluppato da Microsoft come punto nevralgico all’interno delle sale conferenza. Annunciato inizialmente a gennaio 2015, il Surface Hub sarà in vendita in Italia da febbraio 2016 a un prezzo di 7.999 euro per la versione da 55 pollici e di 22.899 euro per il modello di punta da ben 84 pollici.

Come strategia di marketing, Microsoft sta presentando il Surface Hub come una soluzione meno costosa e più facile da gestire rispetto al tradizionale equipaggiamento fatto di computer e dispositivi audio-video che si utilizza di solito per incontri, meeting e riunioni. Scendendo più nel dettaglio, il Surface Hub può essere considerato come un gigantesco PC all-in-one con display full-touch; il modello da 55’’ avrà uno schermo Full HD, mentre quello da 84’’ potrà vantare un gigantesco display 4K.

L’analista e vice presidente di Forrester Frank Gillett ha descritto il Surface Hub come “una nuova e creativa combinazione di funzionalità che ancora mancava, in grado di unire in un unico prodotto caratteristiche da lavagna intelligente, proiettore, PC e strumento per la videoconferenza”.

Le presentazioni aziendali sono fatte di solito utilizzando PowerPoint ed Excel e collegando un laptop a un videoproiettore. Spesso entra in gioco anche la videoconferenza per raggiungere altri uffici o eventuali dipendenti che lavorano da casa; altre volte ancora, quando è necessario fornire spiegazioni più complesse o quando entra in gioco un processo di brainstorming, ci si affida a lavagne digitali e smart. Se poi queste presentazioni diventano presto noiose o necessitano di maggiori input, i partecipanti accendono i loro laptop, controllano email, documenti o siti social.

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Surface Hub si affida a una versione modificata di Windows 10, ma invece di offrire la classica modalità desktop dopo l’avvio iniziale presenta un menu semplificato per le tipiche esigenze di incontri, riunioni, meeting e conferenze. A questo punto un utente può partecipare a un incontro, unirsi a una videoconferenza, lanciare il software per la lavagna interattiva o connettere un dispositivo esterno per condividere dati e documenti.

Essendo un all-in-one, il Surface Hub si presenta come un grande monitor con tutti i componenti hardware inseriti nel retro dello schermo. Più precisamente Microsoft ha optato per un processore Intel Core i7 e per una scheda grafica Nvidia, offrendo anche porte USB e HDMI e videocamere per riprendere quello che succede nella sala conferenza e trasmetterlo ai partecipanti da remoto.

Questi possono unirsi a un incontro in svolgimento tramite Skype e hanno a disposizione una visuale completa della sala; naturalmente, a loro volta, anche le persone presenti nella sala potranno vedere gli utenti remoti. Sarà inoltre possibile per i partecipanti utilizzare smartphone che supportano la tecnologia Miracast per inviare documenti al Surface Hub in modalità wireless.

Da citare infine anche l’integrazione di diverse penne. Se ne possono usare sino a 3 contemporaneamente e ciò permette a più persone di interagire nello stesso momento con lo schermo touch, proprio come se fossero di fronte a una classica lavagna.