Il 2015 di Google in chiave cloud
Google ha stilato sul suo blog una lista con i nove trend cloud più importanti di quest’anno, raggruppando tendenze, novità e promesse per un futuro che sembra sempre più orientato al computing “nella nuvola”. Eccole nel dettaglio.
1. Le aziende incontrano il cloud
Per il 34% delle aziende intervistate più del 60% delle proprie app saranno ospitate su una piattaforma cloud nei prossimi due anni. In vista di questi cambiamenti, la maggior parte dei vendor si sta preparando a supportare i carichi di lavoro delle imprese. Alcuni esempi sono la partnership tra Microsoft Azure e HP, o i tipi di macchina personalizzati offerti di Google.
2. I container diventano mainstream
Google ha scoperto che nel 2015 i container sono stati utilizzati non solo per il testing ma in moltissimi casi anche per la produzione. Secondo un recente sondaggio, l’uso dei container è cresciuto di 5 volte quest’anno e parte del merito va alla presenza di tecnologie open source affidabili come Docker e il progetto Kubernetes, che hanno permesso ai vendor di accelerare il passaggio ai container. Questo è successo, ad esempio, nei casi dell’integrazione di vSphere di VMware, del client Docker per Windows di Microsoft e del nostro Container Engine.
3. I big data richiedono analisi e insight alla loro altezza
Nel 2015 i big data non sono stati all’altezza delle aspettative. In un sondaggio del maggio scorso il 77% delle aziende ha infatti dichiarato che i big data e le relative analisi non hanno dato i risultati sperati. Non è facile dare una spiegazione a questo fatto, anche se i silos organizzativi, l’attrezzatura con alti costi di manutenzione e la necessità di adottare strumenti migliori sono sicuramente parte del problema.
4. Machine learning per tutti
I potenziali vantaggi del machine learning sono già evidenti da tempo. Ora, grazie a una maggiore capacità di elaborazione dei computer e dei data center, questo potenziale può finalmente essere messo a frutto. Per dare ulteriore spinta a questa evoluzione, le librerie software (come TensorFlow) stanno diventando open source, in modo che idee e informazioni possano circolare rapidamente attraverso il codice, e non solo nelle pubblicazioni dei ricercatori.
L’offerta agli sviluppatori di servizi on demand per le applicazioni è ormai un modello di business consolidato
5. Il futuro dell’Internet delle cose
Quando sente nominare l’Internet delle cose, la maggior parte di noi pensa ai consumatori, ma in realtà sono proprio le imprese che stanno adottando in larga misura la IoT. Entro il 2019 si stima che il mercato delle imprese rappresenterà 9,1 miliardi dei 23,3 miliardi di dispositivi connessi. Questo significa che la scalabilità dell’inserimento e dell’elaborazione dei dati basati su uno stream diventerà una parte fondamentale di tutte le strategie IT. Di conseguenza sta crescendo l’interesse per tecnologie come Cloud Dataflow di Google e Apache Spark.
6. Il business delle API prende piede
L’offerta agli sviluppatori di servizi on demand per le applicazioni è ormai un modello di business consolidato. Ne sono la prova società “unicorno” come Twilio e Okta. Entrambe hanno chiuso il 2015 con valutazioni superiori al miliardo di dollari, ed entrambe forniscono servizi che gli sviluppatori possono incorporare nelle proprie app.
7. Cloud ibrido all’orizzonte
L’architettura multi-cloud non è una novità: si usa da anni come soluzione di backup o disaster recovery. Quello che è nuovo è la velocità con cui gli strumenti di coordinamento multi-cloud si stanno diffondendo; è sufficiente pensare a Kubernetes e Spinnaker di Netflix, che sono sempre più diffusi. Questo genere di scelta permette di evitare di legarsi esclusivamente a un unico vendor e, dato che le stime indicano che il 50% delle aziende utilizzerà cloud ibride entro il 2017, questa tendenza rimarrà costante.
8. Cambiamenti e chiusure
Quest’anno una delle novità più interessanti è stata la conferma da parte di Rackspace che si concentrerà meno sull’offerta della propria cloud e più sul supporto di infrastrutture cloud di terze parti. Considerata anche la conferma ufficiale che HP chiuderà Helion a gennaio, questa tendenza continuerà sicuramente anche nel 2016.
9. Going green: la sostenibilità è importante
La volontà dei clienti è chiara: il cloud deve essere sostenibile e green. Sono ancora oggetto di discussione le modalità con cui l’efficienza ambientale dei data center più vasti e interregionali possa essere applicata anche a quelli locali, che non sempre hanno dimensioni che permettono soluzioni sostenibili.