Secondo un nuovo rapporto di IDC la crescita globale degli smartphone è destinata a calare in modo sostanzioso da qui al 2020, tanto che il 2015 sarà l’ultimo anno di crescita a doppia cifra. Se infatti lo scorso anno si è chiuso con un +10,4% di vendite rispetto al 2015 e con un totale di 1,44 miliardi di smartphone venduti, le previsioni di IDC indicano per il 2016 una crescita sul 2015 del 5,7% e per il 2020 le stime parlano di una crescita anno su anno del 4,3% e di 1,92 miliardi di smartphone venduti.

A cambiare nei prossimi anni sarà anche la tipologia di modelli venduti. Gli smartphone di fascia media la faranno infatti da padroni, tanto che per il 2020 IDC stima una spesa media di 237 dollari contro gli attuali 295 dollari. Queste previsioni al ribasso per il mercato degli smartphone si spiegano soprattutto con una piena maturità ormai raggiunta nei tre principali mercati mobile, ovvero USA, Cina ed Europa Occidentale (tutte cresciute nel 2015 con percentuali a singola cifra).

Il futuro parlerà insomma più la lingua di Africa, India, Indonesia e Medio Oriente, aree però dove c’è meno disponibilità per l’acquisto di smartphone di fascia alta, anche perché ormai un modello di livello medio-basso è in grado di offrire soluzioni e funzionalità impensabili fino a qualche anno fa, che rendono per molti superfluo lo smartphone top di gamma.

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A crescere, secondo IDC, saranno invece i phablet, che se nel 2015 hanno già rappresentato un quinto di tutti gli smartphone venduti, nel 2020 arriveranno a un terzo del totale e in generale si assisterà al progressivo aumento dei display anche per i modelli più economici.

Passando invece ai sistemi operativi, IDC stima per Android il raggiungimento di una quota del 84,6% nel 2020 contro l’attuale 81%. Un ulteriore crescita per l’OS mobile di Google che però avverrà a scapito degli smartphone di fascia alta, tanto che già lo scorso anno solo il 14% degli smartphone Android venduti in tutto il mondo costava più di 400 dollari. Nei prossimi anni insomma i produttori tradizionali (Samsung, LG, Sony, HTC, Asus) si potrebbero trovare di fronte a un calo ulteriore di profitti, visto che sulla fascia medio-bassa la concorrenza con brand cinesi è già ora serratissima e si farà ancor più spietata da qui al 2020.

Per quanto riguarda invece iOS, IDC prevede un market share del 15,2% nel 2016 destinato però a scendere al 14% nel 2020, sebbene Apple nel 2015 abbia visto aumentare il prezzo medio degli iPhone da 663 a 713 dollari. Chi se la passa (e passerà) peggio è sempre Windows Phone, fermo al 1,6% nel 2016 e atteso a una ancora più sconsolante 0,9% di market share nel 2020.