L’ultima versione beta di WhatsApp per Android mostra una voce di menu che serve ad attivare una videochiamata con un altro utente del servizio di messaggistica. Dopo l’attivazione della crittografia end-to-end, la distribuzione del client nativo per Windows e Mac OS e la possibilità di inviare documenti aggiunte nelle nelle scorse settimane, WhatsApp fa un altro passo che avvicina le funzionalità del gigante della messaggistica istantanea ai suoi principali concorrenti: il veterano Skype senza dubbio, ma anche Google con Hangouts e Facebook, che sta spingendo sempre più sul suo Messenger.

Il fermento in questo settore è molto alto. Da un lato le funzioni di comunicazione vocale e video sembrano voler spingere verso una competizione sempre più frontale ai servizi delle compagnie telefoniche, che gli operatori “over the top” vorrebbero relegare a un ruolo di mero fornitore di connettività IP.

Dall’altro, lo sviluppo di funzioni interattive basate su intelligenza artificiale (i chatbot) puntano a far diventare gli instant messenger la porta d’ingresso per servizi come la ricerca su internet, la vendita al dettaglio o l’accesso a servizi di customer care per aziende terze.

il raggiungimento di questi obiettivi è tutt’altro che contato, ma la battaglia infuria e in una situazione simile è anche possibile che emergano nuovi outsider in grado di azzeccare la funzionalità giusta al momento giusto. Il più quotato al momento è Telegram, anche se alcune delle funzionalità più interessanti che hanno contribuito alla sua crescita, come i bot e la crittografia robusta, sono ora disponibili anche su servizi concorrenti.

WhatsApp Telegram Dati di utilizzo.

Statistiche di crescita degli utenti attivi mensili di WhatsApp, Telegram, Facebook Messenger e altri servizi di messaggistica.

L’opzione per la chiamata vocale WhatsApp al momento non è disponibile a tutti, ma solo a una porzione degli utenti beta, e a quanto risulta al momento il comando è solo un segnaposto: non è effettivamente possibile attivare una videochiamata. La sua presenza però è un segnale concreto del fatto che la sua attivazione è probabilmente vicina, e conferma quanto avevamo già riportato qualche settimana fa.

Come già avvenuto per le chiamate vocali lo scorso anno, l’attivazione avverrà probabilmente per gradi, perché una funzione con un così alto consumo di banda richiede un importante adeguamento dell’infrastruttura complessiva del servizio. Per il momento, la voce di menu compare ad alcuni utenti che hanno installato la versione beta 2.16.81.

Altra novità della beta è la possibilità di citare il testo di un messaggio in un altro. Tenendo premuto il dito sul messaggio, sarà possibile inserirlo in una diversa conversazione, evidenziato dal colore grigio del testo, da una barra laterale e con un link verso il profilo dell’autore.

Per ottenere in anteprima le funzioni sperimentali di WhatsApp, è possibile aderire al programma beta da questo link (per Android).

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