Nuovo sistema operativo mobile per Huawei?
Si sa quanto sia difficile (per non dire masochistico) sfidare i due colossi iOS e Android che si contendono quasi interamente il mercato degli OS mobile. Microsoft perde sempre più terreno e nemmeno Windows 10 Mobile sembra in grado di invertire la situazione, ma anche la percentuale di BlackBerry è ormai risibile e tentativi come SailfishOS e Firefox OS sappiamo bene che fine abbiano fatto.
Suona quindi sorprendente la notizia riportata dal sito The Information, secondo la quale Huawei (terzo produttore mondiale di smartphone) starebbe lavorando a una nuova piattaforma software mobile per smartphone e tablet completamente indipendente da Android. Finora infatti Huawei si è appoggiato al sistema operativo di Google per i suoi smartphone, pur personalizzandone in modo evidente l’interfaccia (la EMUI) e assumendo lo scorso anno l’ex software designer di Apple Abigail Brody, proprio per dare un’impronta ancor più personale all’esperienza Android dei suoi device.
Sempre secondo The Information Huawei avrebbe già messo in piedi un team di sviluppatori per iniziare i lavori sul nuovo OS e, tra le persone coinvolte nel progetto, ci sarebbero anche ex dipendenti di Nokia. Questo nuovo team potrebbe insediarsi a Stoccolma, dove Huawei tre anni fa ha inaugurato un centro di ricerca e sviluppo proprio in ambito mobile, ma anche in Finlandia, visto che il colosso cinese ha già investito nel Paese 90 milioni di dollari per un altro complesso di ricerca e sviluppo.
Resta il fatto che, se la notizia venisse confermata, per Huawei e per l’intero mercato mobile si aprirebbe uno scenario davvero inedito. È vero che il produttore cinese continua a crescere e che alla fine del primo trimestre 2016 era salito quasi al 10% del mercato mondiale. Ma è altrettanto vero che Huawei è forte soprattutto in Asia e che sta crescendo molto in Europa, mentre negli USA il marchio cinese è ancora poco conosciuto e diffuso.
Se davvero Huawei sta puntando a staccarsi dalla corazzata Android, dovrebbe prima guadagnare quote di mercato significative proprio negli USA e rafforzarsi ulteriormente in Europa, a meno che il progetto di un nuovo OS proprietario non riguardi solo il mercato asiatico, dove Huawei avrebbe certamente meno difficoltà a presentarsi agli utenti con nuovi smartphone non Android.