Google svela il nome di Android N: sarà Nougat

Google svela il nome di Android N: sarà Nougat
La versione 7.0 del sistema operativo mobile di Google si chiamerà Nougat (torrone) e arriverà sul mercato tra settembre e ottobre partendo dai dispositivi Nexus.

Google ha finalmente svelato il nome della prossima release di Android. Il successore di Marshmallow non si chiamerà Nutella come molti pensavano, bensì Nougat, termine che corrisponde al nostro “torrone”. Questa major release, già annunciata a maggio al Google I/O 2016, sarà la 7.0 e quindi, a differenza di precedenti versioni, si passerà dall’attuale 6.0.1 direttamente alla 7.0. Possono sembrare dettagli insignificanti, ma iniziare con un nuova numerazione è indice di un profondo cambiamento e in effetti le novità di Android Nougat, già provate da diversi utenti grazie alla beta rilasciata a maggio, saranno molte.

Supporto nativo alla realtà virtuale con Google Daydream, split screen e nuova modalità multitasking, miglioramento delle prestazioni. Inoltre, grazie a nuove run-time, si avrà un incremento della velocità del 75% in fase di installazione delle app e il 50% in meno di occupazione nello storage dello smartphone. Anche la gestione della batteria sarà migliorata, mentre sul versante della sicurezza sono attesi un nuovo sistema di aggiornamenti in background (simile a quello dei Chromebook) e un sistema di crittografia file-based.

Non mancano poi novità nella gestione delle app. In pratica, oltre a un nuovo comando per chiudere tutte le app in background, queste si chiudono automaticamente se non vengono utilizzate per un certo quantitativo di tempo, mentre una nuova funzione richiamabile tramite un doppio tap permetterà di passare velocemente a un’app appena utilizzata.

Google Nougat dovrebbe essere disponibile nella sua prima versione definitiva tra settembre e ottobre e, come al solito, i primi dispositivi a ricevere l’aggiornamento saranno i Nexus e più precisamente i Nexus 6, Nexus 9, Nexus 5X, Nexus 6P, Nexus Player e Pixel C.

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Galaxy Note 7: cosa sappiamo finora?

Galaxy Note 7: cosa sappiamo finora?
Manca ancora un mese alla presentazione ufficiale del prossimo Galaxy Note, ma grazie a diversi rumor si può già prevedere come sarà il prossimo phablet di Samsung.

La cosa ormai certa è che non ci sarà nessun Galaxy Note 6. Samsung infatti ha deciso di “saltare” un numero passando così dal Note 5, che in Italia si è visto praticamente solo grazie ai canali di importazione, al Note 7. Questo nuovo phablet, tra i device più attesi dei prossimi mesi per gli utenti business, dovrebbe essere presentato ufficialmente da Samsung tra la fine di luglio e l’inizio di agosto in un apposito evento a New York, mentre per la presentazione e commercializzazione in Europa si parla di metà-fine settembre, dopo l’IFA 2016 di Berlino.

Sono molti però i rumor apparsi sul web negli ultimi giorni e abbiamo deciso così di fornire un primo identikit del Note 7, fermo restando comunque che solo tra un mese sapremo qualcosa di ufficiale e definitivo. Si parla tanto per cominciare di un phablet in stile Galaxy S7 Edge con schermo curvo su entrambi i bordi. Sarà tra l’altro un display più grande con una diagonale intorno ai 5.8’’ e avrà un pannello di nuova generazione, sebbene l’ipotesi di un display 4K in ottica VR-consumer abbia forse più senso per il prossimo Galaxy S8.

Per quanto riguarda il processore è pressoché scontato uno Snapdragon 82X, forse affiancato da una variante Exynos (il SoC proprietario di Samsung) per alcuni mercati come quello coreano. La RAM dovrebbe essere da 4 GB, con i 6 GB che approderanno più probabilmente sul Galaxy S8 o sul Note 8 nel 2017, anche se vista la natura pro della gamma Note Samsung potrebbe optare già quest’anno per un maggior quantitativo di RAM.

La batteria, contando che l’S7 Edge con display da 5,5’’ ne monta una da 3600 mAh, potrebbe raggiungere i 4000 mAh o poco meno e non dimentichiamo che quello dell’autonomia è da sempre uno dei punti forti della gamma Note. A livello di sensori il Note 7 dovrebbe offrire, oltre a un lettore per le impronte digitali, anche uno per il riconoscimento dell’iride fornito da Patron, in modo da rendere il phablet ancora più sicuro (e in ottica business si tratterebbe di un’aggiunta non da poco). Quasi scontato infine il passaggio alla USB Type-C, così come lo storage da 64 GB affiancato da uno slot microSD.

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