Dopo le stime sulle vendite degli smartphone nel secondo trimestre del 2016 fornite da Strategy Analytics, oggi è la volta di IDC, i cui numeri delineano un mercato quasi a crescita zero. Rispetto allo stesso trimestre del 2015 gli smartphone consegnati sono aumentati solo dello 0,3%, passando dai precedenti 342,4 milioni agli attuali 343,3 milioni.

In cima alla classifica dei produttori rimane ben salda Samsung, che grazie al successo dei Galaxy S7 e S7 Edge nella fascia alta e dei Galaxy J3, J5 e J7 nei mercati emergenti, ha oggi una quota di mercato del 22,4% contro il 21,3% dello scorso anno, con 77 milioni di smartphone spediti rispetto ai 73 milioni del Q2 2015 (+5,5% anno su anno).

Brutto trimestre invece per Apple, anche se già si sapeva dopo la presentazione della trimestrale nei giorni scorsi. Gli iPhone consegnati sono passati dai 47,5 milioni del Q2 2015 agli attuali 40,4 milioni (-15%) e anche il market share di Cupertino si è ristretto dal 13,9% al 11,8%. Nemmeno l’iPhone SE, che pure ha venduto bene stando alla stessa Apple, è riuscito a invertire questo trend negativo contribuendo anzi a ridurre il prezzo medio di vendita di iPhone a 595 dollari, ovvero il 10,1% in meno rispetto al valore registrato nel 2015.

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In terza, quarta e quinta posizione troviamo invece tre brand cinesi a cominciare da Huawei. Grazie al successo dei modelli P9, P9 Plus e Mate 8, il colosso cinese ha rafforzato la sua quota di mercato globale (da 8,6% a 9,4%), incrementando inoltre del 8,4% le consegne di smartphone, passate da 29,6 milioni di pezzi a 32,1 milioni del Q2 2016.

Crescita pazzesca (+126%) per OPPO, passata a distribuire 22,6 milioni di pezzi contro i 9,6 milioni di un anno fa, tanto che il suo market share è passato dal 2,8% al 6,6%. Al quinto posto troviamo invece vivo, con un’altra crescita impressionante (+80%), una quota di mercato del 4,8% e 16,4 milioni di pezzi distribuiti. Seguono tutti gli altri produttori (tra cui LG, HTC, Sony, Lenovo, Asus) con 154,8 milioni di pezzi e una market share globale del 45,1% (un anno fa era al 50,7%).