Il processo decisionale può influenzare i metodi di approccio di business?
Qlik ha rilasciato nelle score ore i risultati del report L’arte della persuasione sul posto di lavoro, che attraverso un sondaggio condotto su un panel diversificato di oltre 200 professionisti ha dimostrato come l’intenzione di convincere gli interlocutori influenzi consapevolmente il modo in cui strutturiamo e condividiamo le informazioni.
Dopotutto comunicare in modo persuasivo è una dote essenziale nel mondo del lavoro, non solo per convincere i clienti, ma anche per gestire al meglio i team interni e prendere decisioni accurate. Il 65% degli intervistati ritiene che gli incontri di business fatti di persona siano il modo migliore per rendere più convincente la propria proposta. Tuttavia solo per il 38% le presentazioni strutturate rappresentano il metodo più diffuso, mentre il 36% afferma che il modo più efficace di comunicare e convincere i team interni siano gli incontri uno a uno.
Secondo lo studio i risultati variano comunque molto a seconda della cultura aziendale a cui appartiene il lavoratore. Il 39% degli intervistati considera il processo decisionale della propria azienda molto collaborativo, mentre il 35% pensa che sia abbastanza collaborativa, dato che i dipendenti condividono opinioni, dati e informazioni con i colleghi prima di prendere decisioni.
L’80% dei rispondenti quasi sempre si prende del tempo per pianificare un potenziale risultato quando sviluppa una proposta
Di conseguenza, c’è una forte propensione alle presentazioni svolte di persona in quelle aziende caratterizzate da una cultura di collaborazione più radicata tra i diversi reparti. Ad esempio, tra i professionisti che pensano di far parte di aziende altamente collaborative, il 74% ritiene che svolgere una presentazione di persona sia il metodo più usato, mentre il 60% degli intervistati lo fa addirittura quotidianamente.
Al contrario, nelle aziende meno collaborative, solo il 55% preferisce svolgere una presentazione di persona, mentre il 35% dei professionisti punta su proposte scritte con email di gruppo. La metà dei professionisti intervistati si basa sulle proprie conoscenze ed esperienze come risorsa fondamentale per creare proposte convincenti, mentre il 37% si avvale principalmente dei dati. Nelle aziende più collaborative, il 51% dei professionisti utilizza i dati, rispetto al 37% delle organizzazioni abbastanza collaborative e al 55% nelle strutture in cui vi è equilibrio tra autocrazia e collaborazione.
L’80% dei rispondenti quasi sempre si prende del tempo per pianificare un potenziale risultato quando sviluppa una proposta. Infatti, il 70% circa degli intervistati pensa che sia sempre o quasi sempre necessario discutere ulteriormente una proposta dopo che questa è stata presentata. In questi casi, il 42% preferisce discutere la presentazione in gruppo, mentre invece il 22% preferisce conversazioni faccia a faccia, oppure telefonate. Infine solo il 19% propende invece per una conference call, mentre un altro 16% sceglierebbe di inviare una proposta scritta via mail.