Una data definitiva per macOS Sierra
Se è vero che all’evento di ieri tenutosi a San Francisco Apple non ha annunciato nulla sul versante Mac, preferendo concentrarsi solo su iPhone 7 e Apple Watch 2, in realtà qualche novità per chi utilizza i computer di Cupertino è emersa. Stiamo parlando di mac OS Sierra (versione 10.12), il nuovo sistema operativo per Mac che arriverà gratuitamente sul mercato il 20 settembre in versione finale e stabile dopo le molte beta rilasciate da giugno a oggi.
Come era logico supporre, viste anche le premesse del WWDC 2016 di giugno, macOS Sierra non potrà essere installato su tutti i Mac supportati dalla precedente release (El Capitan), rilasciata il 30 settembre dello scorso anno. A restare esclusi saranno infatti i modelli precedenti ai late 2009. A poter utilizzare il nuovo sistema operativo saranno invece i seguenti Mac:
Mac Pro (Mid 2010 o successivi)
MacBook Pro (Mid 2010 o successivi)
MacBook (Late 2009 o successivi)
Mac mini (Mid 2010 o successivi)
MacBook Air (Late 2010 o successivi)
iMac (Late 2009 o successivi)
MacOS Sierra si segnala soprattutto per le novità relative a Siri e all’ecosistema cloud di Apple. L’assistente vocale nato nel 2011 su iOS approda finalmente anche in ambito desktop per mezzo di una piccola finestra flottante (si potrà spostare in qualunque parte dello schermo). Potremo chiedere a Siri sia di effettuare ricerche in locale con anche richieste di una certa complessità (per esempio mostrare i file ai quali abbiamo lavorato ieri mattina dalle 10 alle 12), sia di inviare messaggi ai propri contatti, avviare playlist ed eventualmente effettuare acquisti sul web tramite Apple Pay.
Il sistema di pagamento contactless di Apple approda infatti su Safari sfruttando un sistema di autenticazione tramite il touchID di iPhone per finalizzare l’acquisto. Una mossa con cui Cupertino vuole chiaramente avvicinarsi a un colosso dei pagamenti on line come PayPal e speriamo davvero che Apple Pay arrivi presto anche in Italia. Per ora non ci sono però piani in proposito, sebbene Apple ne abbia annunciato l’arrivo nei prossimi mesi in Svizzera, Francia e Hong Kong.
Auto Unlock è un’altra nuova funzione con la quale accedere a macOS Sierra utilizzando un Apple Watch abbinato a un MacBook, senza quindi la necessità di inserire alcuna password. L’integrazione nel segno di Continuity, la filosofia che tende sempre più ad avvicinare mondo mobile con quello desktop, è visibile anche nella feature Universal Clipboard; copiando un testo o un’immagine su un device iOS, sarà possibile ritrovarla nella clipboard dei macOS Sierra e viceversa, il tutto utilizzando l’unico account Apple e sfruttando la sincronizzazione via cloud dei dati.
Si prosegue con la funzione Optimize Storage per liberare automaticamente lo spazio nei supporti di storage, inviando nel cloud i vecchi file per far posto ai nuovi o cancellando i file non più utilizzati dall’utente. Sul palco della WWDC 2016 Apple ha mostrato come, utilizzando questa nuova feature, si siano liberati circa 130 GB da un supporto che, in assenza di Optimize Storage, aveva a disposizione solo 20 GB.
Novità infine anche per la modalità Picture in Picture, che come su iOS permette di attivare la riproduzione dei filmati in un riquadro ridimensionabile e riposizionabile a piacere sul desktop, e per la gestione dei tab del browser, che saranno estese a tutte le app Mac e a numerose app di terze parti.