Intel ha annunciato nelle scorse ore i risultati finanziari relativi al terzo trimestre 2016 e si tratta di cifre incoraggianti per il colosso californiano dei processori, anche perché fino ad agosto ci si aspettava un risultato inferiore. Il fatturato invece è salito a 15,8 miliardi di dollari (+9% anno su anno), con un utile operativo di 4,5 miliardi e un utile netto di 3,4 miliardi in crescita rispetto al Q3 2015.

Rispetto invece al secondo trimestre 2016, si osserva come Intel sia ulteriormente cresciuta a livello di fatturato passando dai precedenti 13,5 miliardi agli attuali 15,8 (+17%). Ancora più considerevoli gli aumenti percentuali trimestre su trimestre relativi all’utile operativo (+239%) e a quella netto (+154%). Ma a cosa si devono questi risultati per certi versi inaspettati considerando la situazione tutt’altro che florida del mercato PC?

Innanzitutto si segnala un incremento del fatturato del 21% sequenziale nella divisione Client Computing Group per i processori PC (+5% anno su anno), ma percentuali di crescita considerevoli si sono avute anche nel comparto Data Center Group (+13% rispetto al precedente trimestre) e soprattutto da quello per la Internet of Things, che ha fatto segnare un +20% su base sequenziale e +19% anno su anno.

il quarto e ultimo trimestre del 2016 dovrebbe chiudersi con un fatturato di 15,7 miliardi di dollari

Il Non-Volatile Memory Solutions Group, a cui fanno riferimento tecnologie di memoria tra cui anche i chip NAND 3D e le future soluzioni 3D XPoint (Optane), ha invece fatto registrare un fatturato di 649 milioni di dollari in calo dell’1% sullo scorso anno, sebbene la crescita sul trimestre precedente sia salita al +17%.

Secondo le stime di Intel inoltre il quarto e ultimo trimestre del 2016 dovrebbe chiudersi con un fatturato di 15,7 miliardi di dollari, con un margine di oscillazione di 500 milioni di dollari verso l’alto e verso il basso. Stime che però, essendo inferiori alle previsione degli analisti, hanno frenato il titolo al NASDAQ con un eloquente -5,3% nelle contrattazioni after hours.

A tal proposito Stacy Smit, vicepresidente esecutivo di Intel, ha ammesso che il dato è inferiore all’incremento medio stagionale per il quarto trimestre, poiché ci si aspetta che la filiera mondiale dei PC riduca il proprio inventario.