Secondo l’ONU più della metà della popolazione mondiale ancora non utilizza Internet, anche se i numeri stanno migliorando. Il report pubblicato questa settimana dall’International Telecommunication Union (ITU), agenzia delle Nazioni Unite, ha rilevato che è online il 47,1% della popolazione mondiale, in aumento rispetto al 43% del 2015.

La diffusione delle reti di telefonia mobile in tutto il mondo ha giocato un ruolo importante per aumentare la connettività a Internet. Attualmente le reti mobili a banda larga coprono l’84% della popolazione mondiale, ma il numero di utenti (il 47,1%) è ben al di sotto di coloro che vi hanno accesso.

L’implementazione di infrastrutture è cruciale, ma prezzi elevati e altri ostacoli rimangono sfide importanti per far entrare più persone nel mondo digitale”, afferma il rapporto. “Questo significa che molti ancora non beneficiano pienamente delle opportunità offerte da Internet”.

Secondo Zeus Kerravala, analista di ZK Research, la percentuale di coloro che usano Internet è troppo bassa. “Internet è uno dei grandi ‘equalizzatori’, e il mondo ha bisogno di lavorare insieme per portare tutti su Internet”, ha dichiarato l’analista “Ci sono molte iniziative per portare Internet in tutto il mondo, ma tendono a rimanere a livello nazionale, non globale”.

Aziende come Facebook e Google stanno sviluppando tecnologie per portare la connettività nelle zone rurali e povere di tutto il mondo, ma secondo Kerravala dovrebbero essere favorite più iniziative per garantire a tutti l’accesso a Internet.

Per esempio, in Canada vengono installate connessioni in fibra in ogni scuola, e quindi la rete della scuola offre la connessione alle zone della città che non sono coperte”, ha spiegato Kerravala. “Servirebbe un piano del genere nelle zone rurali dell’India o della Cina”.

Anche se gran parte della crescita dell’utilizzo di Internet proviene da Paesi in via di sviluppo, molte persone in quelle aree non possiedono o utilizzano un telefono cellulare. La Corea del Sud ha i più alti livelli di connettività e di utilizzo di Internet, mentre gli stati africani del Niger, Ciad, Guinea-Bissau e Sud Sudan registrano i livelli più bassi.

Il report dell’ITU osserva che oggi il pieno potenziale di Internet rimane inutilizzato, ma prevede sviluppi significativi per i prossimi anni.

Penso che vedremo un grande boom nella connettività”, ha detto Kerravala. “E’ un problema globale, che riguarda tutti. Facebook o Google non dovrebbero essere al lavoro da soli. Abbiamo bisogno di idee brillanti. Mi piacerebbe vedere anche player del calibro di Microsoft e Amazon impegnati in questo senso”.