Le migliori app per appunti e note da usare su iOS e Android
Le app per appunti e note possono rivelarsi un ottimo strumento da tenere a portata di mano sullo smartphone, iOS o Android, per prendere annotazioni molto velocemente, come durante una riunione importante, oppure un brainstorming tra colleghi per il lancio di un nuovo prodotto, oppure quando si è ad un meeting con un cliente.
Esistono molte app per lavorare con smartphone e tablet che sopperiscono a funzioni importanti come suite di produttività, fogli di calcolo, condivisione di file di grandi dimensioni: ad oggi il mondo del lavoro è sempre più orientato al mobile, come testimoniato dal declino del mercato dei PC nel secondo trimeste del 2017. Occorre quindi dotarsi di tutti gli strumenti giusti: ecco una panoramica dedicata a quali sono le migliori app per appunti e note da installare su iPhone, iPad o device Android.
Evernote
La più famosa app per prendere appunti e note è sicuramente Evernote, disponibile non solo per dispositivi mobile come iOS e Android, ma dotata anche di app desktop e accessibile via web: praticamente è possibile accedere ai propri appunti da ovunque.
Evernote consente di prendere appunti in qualsiasi formato: possono essere dei brani di testo di digitati o scritti a mano, ma anche note vocali e immagini scattate dalla fotocamera, oppure scansioni di documenti. Tutti gli appunti possono poi essere organizzati con tag e categorie, mentre sottoscrivendo un piano tariffario Business è possibile utilizzare Evernote come uno strumento di collaborazione con i colleghi, grazie alla creazione di un workspace condiviso e alle discussioni in-app con gli altri membri del team.
Microsoft One Note
Se invece utilizzate Office come suite di produttività, Microsoft One Note potrebbe rivelarsi la migliore scelta in termini di integrazione con gli altri strumenti di Microsoft. Anche in questo caso si tratta di un’applicazione disponibile su più piattaforme mobile e desktop, compresi smartwatch, inoltre OneNote è integrato con OneDrive, consentendo così di sincronizzare gli appunti su tutti i device interessati. A differenza di Evernote, OneNote è un’app gratuita che non prevede piani tariffari o limiti di device su cui sincronizzarsi.
Gli appunti in Microsoft OneNote possono essere testi, ma anche disegni effettuati a mano libera o con un pennino, link a pagine web, immagini e foto, inoltre è possibile scrivere equazioni o calcoli matematici, aggiungere tabelle. Si tratta quindi di uno strumento molto versatile per ogni esigenza, ma tuttavia ha lo svantaggio della mancanza di promemoria, difatti non è possibile inserire un alert sulle note per ricordarsi di effettuare un’attività. E’ davvero un peccato non poter fruire di questa funzionalità, soprattutto alla luce della nuova interfaccia utente che ha reso OneNote accessibile anche a chi ha disabilità visive e necessita di screenreader.
Google Keep e Google Docs
Chi invece preferisce muoversi all’interno dell’ecosistema di Google, soprattutto se utilizza uno smartphone o tablet Android, può utilizzare ben due app, ovvero Google Keep per prendere appunti e note veloci e Google Docs se invece si necessita di uno spazio maggiore a causa di una riunione più lunga e complessa, e quindi dove inserire molto più testo o link.
Si tratta di due strumenti molto diversi tra di loro: come già accennato, Google Keep è pensata soprattutto per appunti veloci, tanto che nella piattaforma e nell’app vengono presentati graficamente come tanti post-it messi uno accanto all’altro. Ogni nota potrà ospitare del semplice testo, un elenco con la possibilità di spuntare le voci o attività già completate, immagini o disegni, inoltre sarà possibile mettere delle etichette specifiche, cambiare il colore di sfondo del post-it e fissarli in alto, ma anche aggiungere un collaboratore alla singola nota e aggiungere un promemoria per ricevere alert.
Google Docs invece è lo strumento dedicato all’editing dei documenti all’interno della suite di produttività di Google Drive: questo implica che lo strumento non possiede tutte le caratteristiche che solitamente si trovano in una app di appunti, come la possibilità di inserire note vocali, disegni a mano o alert di promemoria, ma può rivelarsi particolarmente efficace nel caso in cui sia necessario scrivere prendere molti appunti testuali sullo stesso argomento, come durante un corso di aggiornamento o una riunione di allineamento. Inoltre Google Docs consente di aggiungere collaboratori al documento su cui si sta lavorando, permettendo così di prendere appunti a più mani nel caso di riunioni complesse, o di tenere aggiornato in real time chi non può essere presente.
Dropbox Paper
Anche Dropbox dispone di un servizio che può essere usato per prendere appunti e note e si tratta di Dropbox Paper.
Si tratta di uno strumento di collaborazione pensato per facilitare i brainstorming, i project overview e gli appunti durante le riunioni, tanto da aver studiato un template di documento per ognuna di queste funzioni, mentre per la riunione è prevista la sincronizzazione con Google Calendar.
Le funzionalità di Dropbox Paper però non si limitano a questo: all’interno dei documenti è possibile inserire testo, attività da effettuare con una gestione simile ad un task manager, immagini e link, inoltre la collaborazione con più utenti permette di poter commentare con i colleghi in una chat integrata, favorendo così ancora di più la comunicazione nel team.
Dropbox Paper può essere utilizzato su soluzioni desktop e via browser, ma anche su device mobile come smartphone e tablet sia iOS e Android, nei quali è possibile anche effettuare anche l’editing offline dei documenti: si tratta di una funzionalità molto utile per poter prendere appunti anche quando ci si trova in assenza di connettività.
Quip
Quip è una suite di produttività da utilizzare online, ma anche uno strumento di collaborazione per lavorare con tutto il team su un progetto. Si tratta quindi di un servizio che va oltre la semplice app per prendere appunti, configurandosi più come uno strumento completo per lavorare con il team in un unico workspace, facilitando lo smart working.
La flessibilità dello strumento trasforma completamente il concetto di “editor di documenti”, non più concepito come un foglio dove inserire testo e formattazione, ma in Quip diventa un luogo dove inserire testo formattato, link a documenti o url web, e anche menzioni a colleghi (che riceveranno una notifica), scadenze e alert, checklist per le attività da svolgere: a tutto questo si aggiunge la chat in cui confrontarsi con gli altri membri del team e la possibilità di integrare altri strumenti come Slack.
ColorNote
Tra le app per prendere appunti, ColorNote è di sicuro la più colorata e semplice, pensata soprattutto per note veloci, brevi checklist da usare anche come lista della spesa e reminder per eventi, ma è disponibile solo per Android e non dispone di una piattaforma web o di una app desktop, anche se mette a disposizione la possibilità di effettuare il backup sia in locale su SD, sia in cloud, così da permettere la sincronizzazione anche su device diversi.
Si tratta quindi di uno strumento pensato soprattutto per l’utilizzo in mobile, infatti ha una interfaccia semplice e punta tutto sulla facilità d’uso tramite smartphone: se negli appunti verrà annotato un numero di telefono, sarà possibile chiamarlo semplicemente con un click, è possibile proteggere le note con una password, inoltre dispone di un sistema di widget che permette di personalizzare lo schermo dello smartphone con i post-it più importanti.
ColorNote è un’app gratuita, ma se da un lato la sua semplicità può essere allettante, dall’altro bisogna rinunciare alla possibilità di avere note complesse con foto, note vocali o disegni: l’unica personalizzazione consentita sono i diversi colori delle note e la possibilità di visualizzarle in un calendario.
Squid
Chi preferisce prendere appunti a mano libera o con il pennino si troverà a proprio agio con Squid, l’app per prendere appunti che trasforma lo schermo dello smartphone o tablet in un foglio di carta. In questo modo è più veloce e immediato riprodurre schizzi e disegni, formule matematiche altrimenti difficili da annotare, inoltre tramite Squid è possibile aggiungere dei tratti a mano libera su PDF e foto, mentre se si sceglie di sottoscrivere l’abbonamento Premium (a 1 euro al mese o 10 euro all’anno) sarà possibile anche effettuare evidenziazioni come se aveste in mano davvero un evidenziatore.
L’app utilizza la tecnologia vettoriale, consentendo così di zoomare i disegni e gli appunti senza perdere in qualità di risoluzione, né aumentando né diminuendo le dimensioni. Squid supporta la connessione a strumenti come Miracast e Chromecast, trasformando lo smartphone o tablet in una lavagna virtuale da collegare al proiettore in una riunione.