Workday, azienda nata nel 2005 per produrre applicazioni per la gestione finanziaria e le risorse umane erogate in modalità software as a service, aprirà una sede in Italia, precisamente a Milano.

Workday è nota all’estero soprattutto per la sua soluzione di Human Capital Management, ma con funzioni aggiuntive e integrazioni arriva a coprire diversi settori della gestione delle risorse aziendali, mantenendo una impostazione caratteristica che mette la persona al centro del processo aziendale.

Più che di un lancio, però, si tratta di un consolidamento e un’espansione delle attività. Grazie al fatto di avere tra i propri clienti molte multinazionali (tra cui 175 delle “Fortune 500”), il sistema Workday è già usato in 450 aziende presenti od operanti nel nostro paese. Oltre alla conoscenza delle specificità delle leggi e delle aziende italiane, sono quindi già presenti una struttura di supporto e un ecosistema di partner sul territorio nazionale, afferma Gonzalo Benedit, Presidente EMEA e Asia-Pacifico-Giappone di Workday.

La filosofia Workday

L’idea alla base di Workday è quella di reinventare da zero le applicazioni aziendali eliminando ogni preconcetto o retaggio del passato, progettandole direttamente per l’epoca del cloud e del mobile, mettendo l’accento sull’esperienza d’uso per i dipendenti che devono poter avere a disposizione tutte le informazioni importanti in ogni momento, con qualunque mezzo e ritrovando sempre la stessa interfaccia e gli stessi metodi di lavoro.

Come è tipico delle applicazioni SaaS, aggiornamenti e nuove funzionalità vengono sviluppate e messe in produzione gradualmente e costantemente (fino a 100 cambiamenti al sistema vengono apportati ogni settimana, afferma David Carr, Vice President Tecnologie e Sviluppo del Prodotto). All’identificazione e allo sviluppo e al perfezionamento delle nuove funzioni contribuisce la vivace community degli utenti, che l’azienda considera una risorsa importantissima e su cui investe molto.

Il caso Sanofi

Il tutto, genera un invidiabile livello di soddisfazione del cliente (il 98% lo scorso anno secondo dati forniti dall’azienda). Tra i clienti soddisfatti si mette senza indugi Laura Bruno, HR Director per Italia e Malta di Sanofi, multinazionale che utilizza Workday da tre anni. “Workday non è semplicemente un software, ma un sistema di supporto al change management. L’impiegato diventa il primo responsabile del suo sviluppo in azienda, e il manager la persona incaricata di supportarlo in questo percorso. Si tratta di un processo di cambiamento lungo e per certi versi pesante, ma ne vale sicuramente la pena”, ha affermato la Bruno.

Laura Bruno, Direttore Risorse Umane  di Sanofi Italia

Laura Bruno, Direttore Risorse Umane
di Sanofi Italia

Nella prima fase dell’implementazione di Workday in Sanofi, partita a marzo 2015, sono stati armonizzati alcuni processi HR prima separati, tra cui Talent e Performance Management. Nella seconda, di aprile 2017, si sono integrati i moduli Core HR, Recruiting, Compensation e Time management, oltre all’Organizational Management a livello Global.

Tra i principali benefici rilevati da Sanofi ci sono una maggiore responsabilizzazione dei manager nella gestione delle risorse, una maggior partecipazione attiva di ogni persona in ambito Development e una semplificazione e ottimizzazione dei processi, grazie all’eliminazione di molteplici tool esistenti e ridondanze di processo. Sono stati rilevati benefici anche nell’armonizzare i processi HR tra diversi paesi, ciascuno con le sue normative e restrizioni.