Surf the change: TeamSystem e la trasformazione digitale
Surf the change, “cavalca il cambiamento”, è il tema portante dell’edizione 2017 della convention annuale di TeamSystem, azienda italiana che domina il mercato dei gestionali e software per contabilità rivolti alle PMI, professionisti e studi di commercialisti.
Il cambiamento è ovviamente quello introdotto dalla rivoluzione digitale, che sta trasformando radicalmente le aziende fin nel loro core business.
Per l’amministratore delegato di TeamSystem Federico Leproux, la metafora surfistica è particolarmente azzeccata. Nel surf, l’unico modo per cavalcare un’onda è cominciare a nuotare ben prima che l’onda arrivi, pronti a saltare sulla tavola al momento giusto. Se ci si ferma a osservare l’onda, non solo non la si potrà cavalcare, ma si verrà travolti. E il momento di partire è già arrivato.
Per inquadrare il tema della trasformazione digitale, TeamSystem ha chiamato sul palco tre personaggi che, in modi diversi, rappresentano la trasformazione digitale: il presentatore della giornata, l’ex presentatore televisivo Andrea Pezzi riposizionatosi come imprenditore in aziende riguardanti i data services, il co-CEO del servizio di consegna per ristoranti Foodora Matteo Lentini e Andrea Ghizzoni, Director Europe per Tencent, l’azienda che produce Wechat, l’applicazione che per la stragrande maggioranza dei cittadini cinesi è sinonimo di Internet come per noi lo stanno diventando Facebook e WhatsApp.
Secondo Andrea Pezzi, le “onde” della trasformazione digitale che sono già partite sono quattro: l’economia liquida che non è basata sugli spazi occupati, ma sulle connessioni che si generano tra le persone; la sharing economy, dove non importano gli asset materiali ma il possesso della piattaforma che consente gli scambi; il potere dato dall’analisi di grandi quantità di dati, spesso generati da altri; e infine lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Per Matteo Lentini di Foodora, il segreto per cavalcare la trasformazione digitale senza esserne travolti è quello di “non restare ancorati ai successi del passato”. Usando una metafora presa in prestito dall’industria musicale, ha affermato che i “best of” non vendono più: sopravvivono gli artisti che sanno reinventarsi e cambiare.
Le aziende devono “seguire i dati”, cercando di raccoglierli nel modo più granulare possibile per fare ai propri clienti un’offerta iper personalizzata. E una volta che si è presa una decisione, il tempo di esecuzione è tutto: la tecnologia oggi è una commodity, e cambia velocemente. Se si lascia trascorrere troppo tempo tra decisione ed execution, si verrà irrimediabilmente superati da qualcun altro, o da una nuova tecnologia. E, come insegnano le grandi piattaforme che hanno conquistato enormi mercati semplicemente arrivando prima di altri, il vantaggio competitivo del “first mover” può essere determinante nel digitale.
Esistono però dei casi che richiedono più cautela e tempo per adattarsi a situazioni nuove e molto diverse da quelle a cui si è abituati. Il consiglio di Andrea Ghizzoni di WeChat per chi vuole approcciarsi al mercato cinese è quello di cercare una trasformazione lenta, dividendo il processo in piccoli passi e adattandosi ai pattern evolutivi locali. “La Cina è grande, e può schiacciare chi sbaglia le sue mosse”.
WeChat è molto più di un’app di messaggistica, e per la stragrande maggioranza dei cinesi, è l’unico e solo gateway verso i servizi internet (la navigazione web conta per il 4% del tempo passato online dai cinesi).
Sistemi di prenotazione, pagamento, localizzazione, consegne… L’azienda non ha intenzione di espandere il servizio in Occidente, e il ruolo della filiale europea è infatti quello di assistere le aziende occidentali che vogliono espandersi commercialmente in Cina.
La trasformazione digitale di TeamSystem
È in questo contesto che si inquadra l’attuale strategia di TeamSystem annunciata oggi da Federico Leproux, e che sarà basata su quattro pilastri: esperienza utente, cloud, digitalizzazione e Internet of Things/Industria 4.0.
1) User Experience
Più della metà di utenti di software accedono attraverso device mobili. Questo ha un’implicazione rilevante per chi progetta il software, perché gli utenti mobile hanno esigenze di user experience diverse e più spinte. E anche quando tornano al desktop, si aspettano un’esperienza di tipo simile in termini di immediatezza, semplicità d’uso ed efficacia.
Come esempio di un nuovo tipo di esperienza utente, Fulvio Talucci, Chief Solutions Officer di TeamSystem, ha portato l’esempio dell’interfaccia utente di Polyedro, l’ambiente interattivo e modulare per accedere alle diverse funzioni e che si discosta fortemente dalle tradizionali “maschere” di inserimento dati dei gestionali.
L’interfaccia è accessibile anche da web e si adatta ai diversi dispositivi (pc, tablet, smartphone), e permette di accedere rapidamente a funzioni diverse tra loro, senza cambiare ambiente, con modalità diverse e innovative, come dashboard personalizzabili con widget, chatbot o app con cui il cliente può scattare la foto di una fattura o una ricevuta e inviarla al commercialista, dopo che le informazioni salienti sono state estratte da un sistema basato su OCR e intelligenza artificiale.
2) Cloud
Il cloud non è un tema nuovo per TeamSystem, che già l’anno scorso ha spinto fortemente sul cloud con strumenti per la fatturazione, riconciliazione automatica dei pagamenti (1,5 milioni di movimenti bancari) e conservazione sostitutiva in cloud (10 milioni di documenti archiviati).
Nello stesso settore è inquadrata l’acquisizione della startup Fatture in Cloud, con 110.000 utenti registrati, molti dei quali nel difficile settore dei lavoratori autonomi e professionisti, 9.000 commercialisti saliti a bordo della piattaforma (il 40% dei quali non era già cliente TeamSystem), connesse a16.000 microaziende.
In cloud lavora anche Reviso, piattaforma di gestione contabile per la piccola impresa che abbia però esigenze multi-country e multi-valuta. Reviso segna la prima acquisizione all’estero per TeamSystem. Si tratta infatti di un’azienda danese con 100.000 clienti finali nel nord Europa.
Sempre nel cloud lavora Agyo, la piattaforma di scambio dati per permettere la fatturazione elettronica anche nel privato, il che ci porta al prossimo punto.
3) Digitalizzazione reale dei processi
Il digitale in Italia vive una situazione particolare. Spesso non brilliamo per velocità di adozione del cambiamento (siamo al 25esimo posto su 28 in Europa per indice di digitalizzazione), ma nella fatturazione elettronica siamo al 30% contro una media europea del 18%. La digitalizzazione un tema importante per il sistema Paese, e per favorire la consapevolezza e la formazione delle imprese, TeamSystem ha lanciato la piattaforma www.energiadigitale.com che offre formazione e strumenti per la trasformazione digitale, grazie al contributo di operatori di mercato, esperti del settore, docenti, formatori e manager.
Energia Digitale mette a disposizione delle aziende formati didattici come seminari web, incontri online con gli esperti, notizie, tutorial, glossari e white paper, oltre a informazioni sui principali eventi, workshop e corsi di formazione sul territorio.
Al momento, questa digitalizzazione “parziale” ha paradossalmente complicato le cose, perché le informazioni risiedono su un mix di strumenti: dalla carta al “finto digitale”, fatto di scansioni, documenti Pdf o Word in cui i dati non sono strutturati, per arrivare al digitale “vero” (Xml, database e file in cui l’informazione è direttamente accessibile).
Per scambiare efficacemente le informazioni tra aziende o con la pubblica amministrazione, TeamSystem ha lavorato insieme all’Agenzia delle Entrate per estendere il formato standard XmlPA in modo che potesse essere usato anche tra privati. Lo standard è accessibile anche a software house indipendenti, che possono quindi integrare i propri sistemi gestionali con quelli di tutti quelli di terze parti basate sullo stesso formato.
Proprio su questo standard è basata Agyo, la piattaforma cloud per completare il processo di digitalizzazione tra fornitore, cliente e commercialista.
4) Industry 4.0 e Internet of Things
TeamSystem vuole giocare un ruolo importante nella sfida alla digitalizzazione dell’impresa con Industry 4.0, forte della sua situazione di grande penetrazione nel tessuto imprenditoriale italiano, largamente fatto da piccole e medie imprese manifatturiere.
Grazie al contatto con i suoi 250.000 clienti, ha una grande conoscenza dei processi e della loro gestione digitale, un vero sistema nervoso per la PMI che al momento però si ferma laddove comincia la macchina utensile. Grazie a una partnership stretta con Leonardo (ex Finmeccanica), TeamSystem potrà ora interfacciarsi direttamente ai sensori degli impianti industriali per offrireuna suite di soluzioni e servizi Industry 4.0 alle PMI italiane.