
La tecnologia e il digitale al servizio delle risorse umane

“Le tecnologie digitali hanno trasformato i processi HR tradizionali, apportando maggiore efficienza e personalizzazione in molte aree della gestione del capitale umano” spiega Victoria Miravall, Associate Director, Technology Product Management Region South Wolters Kluwer Tax & Accounting.
La manager vanta una profonda esperienza nelle tecnologie digitali dedicate al Payroll e al mondo HR in generale, soprattutto in Spagna, dove Wolters Kluwer gestisce attraverso le proprie soluzioni oltre 4,5 milioni di buste paga mensilmente.
Sempre più spesso strumenti come i software di gestione delle risorse umane (HRMS), le piattaforme di recruiting automatizzato e le applicazioni di onboarding digitale stanno semplificando l’amministrazione del personale e migliorando l’esperienza dei dipendenti.
Fidelizzazione e Retention dei Talenti nell’Era Digitale
Uno degli aspetti più critici della gestione HR è la capacità di attrarre, coinvolgere e trattenere i talenti. “La digitalizzazione gioca un ruolo fondamentale anche in questo ambito” specifica Miravall. Soluzioni innovative migliorano l’esperienza del dipendente e l’adozione di tecnologie HR consente di personalizzare percorsi di carriera, migliorare la comunicazione interna e offrire benefit aziendali su misura.

Victoria Miravall, Associate Director Technology Product Management Region South Wolters Kluwer Tax Accounting
La manager rileva come “per le aziende, un aspetto chiave per la retention dei talenti è la cura della employee experience. L’utilizzo di piattaforme digitali per il feedback continuo, il riconoscimento delle performance e il supporto al benessere dei lavoratori contribuisce a creare un ambiente di lavoro più stimolante e produttivo. Con l’uso di strumenti di engagement digitale, come sondaggi e gamification, si aiuta poi a migliorare la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti”.
Lavoro da Remoto e Normative Nazionali
La digitalizzazione ha accelerato la diffusione del lavoro da remoto, richiedendo alle aziende di adattarsi a nuove modalità organizzative e ai governi di aggiornare le normative sul lavoro.
In Italia il lavoro agile (smart working) è stato introdotto con la L.81 del 22 maggio 2017, che lo definisce con precisione. Il telelavoro, invece è regolamentato dall’accordo interconfederale del 9 giugno 2004, e prevede che il lavoratore svolga la propria attività da una postazione fissa, generalmente casa sua, con orari prestabiliti e con strumenti di lavoro forniti dall’azienda.
“In molti Paesi, per esempio in Spagna, sono state introdotte regolamentazioni specifiche per tutelare il diritto alla disconnessione, garantire la sicurezza informatica e proteggere la privacy dei dipendenti” racconta Victoria Miravall.
Le imprese sono chiamate ad affrontare sfide legate alla compliance normativa, come la gestione delle ore lavorative, la sicurezza sul lavoro da remoto e il work – life balance. L’adozione di strumenti digitali di monitoraggio etico e trasparente, come i software di gestione del tempo e delle attività, è essenziale per garantire il rispetto delle normative vigenti senza compromettere il benessere dei dipendenti.
Victoria Miravall conclude rilevando che “la digitalizzazione delle attività HR rappresenta un’opportunità straordinaria per migliorare la gestione del personale e favorire la fidelizzazione dei talenti. Richiede però alle aziende di adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie. In un panorama sempre più digitale, le aziende che sapranno integrare efficacemente strumenti innovativi nella gestione delle risorse umane avranno un vantaggio competitivo significativo, creando un ambiente di lavoro più dinamico, inclusivo ed efficiente”.