Le app di Office arrivano sui visori Meta Quest: è questo il futuro della produttività?
Dicembre si sta rivelando uno dei mesi più ricchi di soddisfazioni per i possessori del visore VR/AR Meta Quest 3. Non solo infatti il 13 dicembre è arrivata l’app di Xbox Game Pass, ma subito dopo è toccato alla suite Office approdare sullo store di Meta Quest.
Tutto ciò che serve per utilizzare le app della suite di produttività è un account Microsoft e uno dei quattro visori Meta disponibili. Oltre al più recente Quest 3, sono infatti supportati l’Oculus Quest originale, il Meta Quest 2 e il Meta Quest Pro. Se avete uno di questi modelli, basta andare sullo store di Meta Quest e scaricare gratuitamente le applicazioni di PowerPoint, Excel e Word.
Ciascuna applicazione è molto piccola (circa 1,3 MB ciascuna) e sarà sufficiente accedere al proprio account Microsoft una sola volta per poter utilizzare tutte e tre le app. Microsoft ha mantenuto queste tre applicazioni molto piccole perché vengono tutte eseguite nel cloud. Ciò consente sia di mantenere prestazioni elevate con tutti e quattro i visori (anche il più datato Oculus Quest), sia di passare rapidamente da un’app all’altra toccando le icone sulla barra dei menu nella parte inferiore dell’interfaccia utente del visore.
È anche possibile eseguire tutte e tre le applicazioni contemporaneamente tenendo premuta l’icona di ciascuna app sulla barra in basso e trascinandola in una delle tre posizioni disponibili per la finestra. Per utilizzare un mouse e una tastiera Bluetooth con queste (e altre applicazioni Quest), basta accedere alle Impostazioni di Meta Quest, toccare Dispositivi dall’elenco e seguire le istruzioni per abbinare al visore la tastiera e il mouse Bluetooth. Lo precisiamo perché, con un visore sulla testa, è ovviamente molto più facile interfacciarsi con applicazioni simili utilizzando mouse e tastiera che non con i controller standard, soprattutto se si ha a che fare con un foglio di calcolo.
Questo di Office è il secondo step (dopo Xbox Game Pass) nella roadmap decisa lo scorso anno da Meta e Microsoft per una partnership che prossimamente porterà sui visori Quest anche Azure e persino Windows 11. Bisognerà ora vedere quanto pratico, comodo e produttivo sarà utilizzare le app di Office su un visore VR o AR, ma è indubbio che l’attenzione verso questo scenario di “spatial computing” sia sempre più alta, soprattutto alla vigilia dello sbarco negli USA del visore Vision Pro di Apple, che almeno teoricamente promette interessanti (e forse persino rivoluzionari) casi d’uso per la produttività sul posto di lavoro e, ovviamente, per l’intrattenimento.
Con l’arrivo di prossimi visori dotati di una risoluzione più elevata e capacità di passthrough ancora migliori, lavorare in VR o AR (o un mix delle due tecnologie) potrebbe in effetti offrire nuovi potenziali guadagni in termini di produttività sia come configurazione multi-monitor, sia con funzionalità software uniche progettate per l’ambiente di realtà mista.
Dopotutto, gli strumenti di produttività di Office, in particolare Word ed Excel, si stanno evolvendo in strumenti collaborativi in tempo reale basati su cloud; portare questi strumenti su dispositivi di realtà mista come Quest 3/Quest Pro è un passo successivo logico, anche se Microsoft ha ancora del lavoro da fare. Oltre all’ottimizzazione dell’esperienza utente per i dispositivi di realtà mista e a una maggior diffusione di questi visori (ma qui toccherà soprattutto a Meta e Apple), sarà infatti necessario ampliare la portata di Teams in ambito AR/VR.
La stessa Meta ha già cominciato a investire sulla produttività per i suoi visori sia sul versante software (si pensi alla piattaforma Horizon Workrooms), sia su quello hardware con il visore Quest Pro. Meta ha inoltre introdotto recentemente Quest for Business, una piattaforma di gestione dei dispositivi e delle applicazioni per semplificare la distribuzione dei visori ai dipendenti.
I casi d’uso aziendali più comuni per la realtà virtuale o mista riguardano le simulazioni nell’ambito dell’istruzione e della formazione, ma come riportato da un recente sondaggio condotto su 1.000 decisori IT e OT (S&P Global’s 2023 Worldwide Metaverse Enterprise Survey), gli strumenti di produttività orizzontale sono i prossimi dopo le applicazioni per la formazione dei dipendenti. Inoltre, quasi la metà degli intervistati (48%) si aspetta che gli strumenti di collaborazione e comunicazione aziendali esistenti, come Microsoft Teams e Zoom, vengano ulteriormente migliorati con funzionalità nell’ambito del metaverso.