Swift nella top-ten dei linguaggi di programmazione più popolari
Era il 2014 quando Apple lanciava il linguaggio di programmazione Swift con lo scopo di rendere lo sviluppo di applicazioni per iOS più semplice e immediato rispetto al predecessore Objective-C.
L’accoglienza è stata fin da subito molto calorosa anche per l’effettiva validità del linguaggio e per l’arrivo sul mercato di soluzioni come Swift Playgrounds, l’applicazione per iPad nata per imparare le basi del linguaggio con prove e tutorial adatti anche ai bambini.
Questo mese Swift è entrato per la prima volta nella top-ten dei linguaggi di programmazione più popolari al mondo, issandosi al decimo posto (lo scorso anno era al quattordicesimo) nell’indice TIOBE con un tasso di preferenza del 2,2%.
Un risultato notevole se pensiamo ai pochi anni trascorsi dal suo rilascio e al fatto che Swift ha superato linguaggi come Pearl, Ruby, Visual Basic e lo stesso Objective-C. I motivi per questa crescita sono facili da capire. Non solo l’interesse sempre più grande per lo sviluppo di app per iPhone e iPad, ma anche il fatto che Swift è un linguaggio di programmazione open source e quindi sfruttabile anche al di fuori dell’ecosistema Apple.
Per il resto la classifica è sempre dominata da Java (seppur in calo del 4% anno su anno), C (-6,8%) e C++ (-1,54%), seguiti da Python, Visual Basic .NET, PHP, JavaScript e Delphi/Object Pascal.