Accordi per l’innovazione, sbloccati oltre 500 milioni per le imprese
A poche ore dalla presentazione della legge di bilancio (attesa oggi pomeriggio in Consiglio dei Ministri) il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (nuovo nome del Ministero dello Sviluppo Economico) guidato da Adolfo Urso gioca d’anticipo. Sono stati infatti sbloccati 500 milioni di euro, a valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR, per finanziare progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito del secondo sportello dedicato agli Accordi per l’innovazione, la cui apertura è prevista il 31 gennaio 2023. A questo intervento, previsto dal decreto 14 novembre 2022, potranno aggiungersi ulteriori risorse a seguito della sottoscrizione, entro il 18 gennaio 2023, di Accordi quadro con Regioni e province autonome interessate.
A beneficiare delle agevolazioni sono le imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma congiunta, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca. Le imprese agricole potranno partecipare nell’ambito di progetti congiunti.
Novità sui criteri di approvazione
Tra i criteri di approvazione delle domande previsti per questo secondo sportello ci sono alcune novità, ovvero l’introduzione del divieto per un soggetto proponente di presentare più istanze in qualità di mono proponente o di soggetto capofila di un partenariato e l’ammissione in istruttoria delle domande non in ordine cronologico bensì in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito, nel caso in cui le risorse finanziarie disponibili non consentano l’accoglimento di tutte le domande presentate nello stesso giorno. La graduatoria di merito terrà conto degli aspetti economico-finanziari dei soggetti proponenti e dell’impatto del progetto.
A partire dal 17 gennaio 2023, nel sito internet di Mediocredito centrale (soggetto attuatore), sarà possibile procedere con la compilazione guidata della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione.
“Dobbiamo facilitare l’azione delle imprese, incentivare lo sviluppo tecnologico, allargare la base produttiva e premiare il merito. Con la ricerca e l´innovazione possiamo tornare ad avere un ruolo propulsivo per invertire la tendenza recessiva e riattivare i meccanismi della crescita“, ha commentato il ministro Urso.