Nel giugno 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità adotterà il sistema di certificazione digitale Covid-19 dell’Unione Europea per istituire un sistema globale che contribuirà ad agevolare la mobilità a livello mondiale e a proteggere la popolazione dalle minacce sanitarie attuali e future.

Si tratta del primo elemento costitutivo della rete globale di certificazione sanitaria digitale dell’OMS, che svilupperà un’ampia gamma di prodotti digitali per garantire a tutti una migliore salute. Il partenariato prevedrà una stretta collaborazione nello sviluppo, nella gestione e nell’implementazione del sistema dell’OMS, beneficiando dell’ampia competenza tecnica della Commissione Europea nel settore. Un primo passo consiste nel garantire che gli attuali certificati digitali dell’UE continuino a funzionare efficacemente.

Uno degli elementi chiave dell’attività dell’Unione Europea nella lotta alla pandemia è stato proprio il certificato digitale. Per agevolare la libera circolazione al suo interno, l’UE ha rapidamente realizzato certificati interoperabili. Sulla base di tecnologie e standard open source, i certificati consentivano anche il collegamento di paesi terzi che rilasciano certificati conformi alle specifiche EU DCC, e si sono convertiti nella soluzione più utilizzata in tutto il mondo.

Rete globale di certificazione

Dall’inizio della pandemia l’OMS ha avviato un dialogo con tutte le sue regioni per definire linee guide generali per tali certificati. Per contribuire a rafforzare la preparazione sanitaria globale di fronte all’aumento delle minacce sanitarie, l’OMS sta istituendo una rete globale di certificazione sanitaria digitale fondata sulle solide basi del quadro, dei principi e delle tecnologie aperte dell’EU DCC. Grazie a questa collaborazione l’OMS agevolerà questo processo a livello globale nell’ambito della propria struttura con l’obiettivo di consentire al mondo di beneficiare della convergenza dei certificati digitali. Il processo comprende la definizione di norme e la convalida delle firme digitali per prevenire le frodi. In tale contesto l’OMS non avrà accesso ai dati personali, che continuerebbero a essere di esclusiva competenza dei governi.

Per facilitare l’adozione dell’EU DCC da parte dell’OMS e contribuire al suo funzionamento e ulteriore sviluppo, la Commissione e l’OMS hanno deciso di formare un partenariato nel settore della sanità digitale. Questo partenariato si adopererà per sviluppare il sistema dell’OMS a livello tecnico con un approccio graduale per coprire ulteriori casi d’uso che potrebbero includere, ad esempio, la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o profilassi. Ampliare tali soluzioni digitali sarà essenziale per garantire una migliore salute alla popolazione di tutto il mondo.